“Pepe e Ciro all’avventura / Storie di libri, mulini e cavalieri”. Attori e burattini, domani e venerdì al Teatro Massimo

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Due moderni antieroi sulle tracce di “Don Chisciotte”. Il celebre hidalgo nato dalla penna di Miguel de Cervantes al centro do “Pepe e Ciro all’avventura / Storie di libri, mulini e cavalieri”, uno spettacolo con attore e burattini della Compagnia C’è un Asino che Vola, in collaborazione con Ortoteatro, interpretato e “animato” da Roberto Scala e Giorgio Rizzi.

Il cartellone prevede due date, giovedì 6 e venerdì 7 febbraio alle 10.30 al Teatro Massimo di Cagliari sotto le insegne della Stagione di Teatro Ragazzi 2024-2025 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.

Una pièce originale e divertente, a misura di giovanissimi, scritta da Roberto Scala, Giorgio Rizzi e Fabio Scaramucci, con musiche a cura di Giorgio Rizzi e Roberto Scala, scenografie e burattini realizzati da Giorgio Rizzi e costumi di Graziella Bonaldo, per la regia di Fabio Scaramucci: i protagonisti, Pepe e Ciro, sono «due poveri contadini perseguitati da una fame atavica» e vittime della crudeltà e del pessimo carattere di una donna, rispettivamente moglie e sorella dei due sventurati, che unisce l’avidità alla tirchieria.

La loro esistenza, già difficile e grama, fatta di fame e fatica, peggiora ulteriormente a causa del Dottor Crastulo, un «losco figuro» che cerca di raggirare gli abitanti del paese: saranno proprio Pepe e Ciro, trasformatisi in cavalieri erranti, a far fallire grazie all’aiuto dei libri il piano ideato dal furfante e rimettere così ordine nella società.

Una stravagante epopea che trae spunto dalle disavventure del nobile Alonso Quijano, appassionato lettore di opere dedicate alle gesta degli antichi cavalieri, al punto da uscir di senno e, in preda a una sua peculiare forma di follia, decidere di indossare a sua volta cimiero e armatura per imitare quelle straordinarie imprese, andando in giro a raddrizzare torti e combattere i malvagi. Il generoso, ancorché ingenuo e un po’ confuso Don Chisciotte della Mancia diventa un modello per i due contadini che si ergono a difensori della giustizia e riescono proprio attraverso i libri ad aver la meglio su un imbroglione pronto ad approfittare dell’ignoranza e della credulità altrui.

“Pepe e Ciro all’avventura” rappresenta così un invito a riscoprire il piacere della lettura e la forza catartica della cultura, che in una moderna favola ma in fondo anche nella realtà rappresenta un’utile arma o meglio uno strumento prezioso per difendersi dai truffatori e dalle insidie oltre che un nutrimento per la mente e per lo spirito e soprattutto offre le chiavi per decodificare e comprendere il mondo e distinguere tra il bene e il male. Per informazioni: teatroscuole@cedacsardegna.it

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