Per dire no alla violenza alle donne, oggi un volo di farfalle e le scarpette rosse ad Oristano

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Anche quest’anno il Comune di Oristano è in prima fila per la Giornata internazionale contro la violenza alle donne.

“Gli Assessorati all’Artigianato, alle Politiche sociali e alla Cultura, nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria e dalle misure anti-Covid, hanno varato una serie di iniziative per tenere alta l’attenzione sulla piaga sociale rappresentata dalla violenza contro le donne – spiega il Sindaco Andrea Lutzu -. Oristano è la città di Eleonora d’Arborea che 6 secoli fa promulgò la Carta de Logu, uno dei più antichi esempi di codici di leggi, rimasto in vigore fino all’800, che conteneva norme contro la violenza alle donne. È un grande esempio di civiltà giuridica, sociale e morale che mai come in questa giornata simbolo assume un valore universale”.

“All’ingresso del Palazzo Campus Colonna, su iniziativa degli Assessorati all’Artigianato, ai Servizi sociali e alla Cultura, una nuova installazione in ceramica delle scarpette rosse con delle farfalle che spiccano il volo in senso di libertà, accoglie i cittadini sottolineando la battaglia sociale e l’impegno civile della città della Giudicessa Eleonora d’Arborea contro la violenza e le discriminazioni di genere – spiega l’Assessore all’Artigianato Maria Bonaria Zedda -. Violenza e discriminazione sono condizioni radicate nel mondo, così quest’anno vogliamo dedicare l’allestimento delle scarpette rosse alla memoria dell’anniversario della tragica uccisione delle tre sorelle sudamericane Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal e della loro coraggiosa testimonianza. Nel sessantennale di quel tragico evento, assieme alla scarpetta rossa anche la farfalla vuole caratterizzare il connubio delle nostre tradizioni giuridiche, culturali e civili e quelle del nostro artigianato artistico. L’allestimento, foggiato dai ceramisti oristanesi, resterà visibile nella casa Municipale come messaggio contro ogni violenza di genere”.

L’iniziativa è inserita nel più ampio programma varato a livello nazionale dall’Associazione italiana città della ceramica.

Per il Presidente di AiCC Massimo Isola “le città italiane della ceramica sono depositarie di antichi valori artistici e culturali che fanno comunità ed è importante che da queste realtà parta un messaggio tanto forte e significativo contro un dramma umano e sociale così contrario ad ogni senso e legge d’umanità. Oristano è stata la prima, a lanciare l’iniziativa in accordo con l’AICC. Una primogenitura che non è casuale e deriva dalla sua storia legata a Eleonora d’Arborea e alla Carta de Logu”.

Altra iniziativa in programma oggi, alle 17, il seminario online su “Prostituzione: una violenza senza tempo” proposto dall’Assessore ai Servizi sociali, dal Centro Antiviolenza “Donna Eleonora” del PLUS di Oristano, in collaborazione con l’Associazione Prospettiva Donna.

“È un importante momento di formazione e sensibilizzazione sui temi che riguardano la violenza contro le donne – spiega l’Assessore ai Servizi sociali Carmen Murru -. L’emergenza sanitaria impedisce manifestazioni in presenza e per questo motivo si è pensato a una serie di webinar formativi che partono oggi con quello dedicato alla prostituzione, un tema estremamente complesso e controverso. La prostituzione costituisce da sempre la più grave forma di discriminazione subalterna delle donne e una minaccia alla loro libertà e alla loro salute”.

Ad aprire l’incontro, moderato da Patrizia Desole, Presidente dell’Associazione Prospettiva Donna, gli assessori alle Politiche Sociali dei Comuni di Olbia e Oristano, Simonetta Lai e Carmen Murru e l’Assessore all’Artigianato del Comune di Oristano Maria Bonaria Zedda. Ospiti di rilievo due esperte in materia Vittoria Tola dell’UDI nazionale, la sociologa Paola Lazzarini, Presidente di Donne per la Chiesa. In programma numerosi altri interventi e diverse letture sul tema della prostituzione.

Infine, l’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura, della Biblioteca comunale e del Centro Antiviolenza “Donna Eleonora” che mettono a disposizione un ricco catalogo di libri per informarsi e riflettere sulla violenza di genere: “Il Centro di documentazione Antiviolenza possiede una ricca e sempre aggiornata collezione di titoli che vengono catalogati e prestati dalla Biblioteca – osserva l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. Il catalogo è consultabile sul portale Bibliosar http://opac.regione.sardegna.it. La Biblioteca comunale, particolarmente sensibile al tema offre sulle sue pagine social un’anteprima di titoli disponibili”.

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