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Pianificazione e programmazione strategica, l’Assessore agli Enti Locali della Regione si aspetta dai Comuni i “salti mortali”

Sant’Antioco. Le “assurde richieste” dell’Assessore agli Enti Locali della Regione avanzate ai Comuni rappresentano l’approssimazione con cui in questi anni l’Assessorato si è approcciato alla programmazione territoriale, ed evidenziano quanto sia poco chiaro ciò di cui si occupano i Comuni, della mole di lavoro con cui si confrontano quotidianamente, delle risposte che ogni giorno devono restituire ai cittadini. Ebbene, l’Assessorato degli Enti Locali, Finanza e Urbanistica, in data venerdì 22 settembre, alle 12:34, ha trasmesso una PEC a tutti i Comuni della Sardegna (acquisita dall’ufficio Protocollo del Comune di Sant’Antioco alle 13:56 dello stesso giorno) avente ad oggetto “Pianificazione e programmazione strategica. Richiesta proposte progettuali territoriali”, con la quale, così come da oggetto, si richiede ai Comuni di avanzare le proprie proposte in parte entro il 26 settembre e infine entro il 29 settembre. Ora, considerato che abbiamo ricevuto la richiesta venerdì, gli uffici competenti, insieme all’Amministrazione Comunale, dovrebbero elaborare tali proposte entro domani, martedì 26, a partire da oggi, lunedì 25, considerato il fine settimana appena trascorso che, come è noto, prevede la chiusura dei Municipi.

Naturalmente non intendiamo perdere tempo inseguendo l’Assessorato Regionale, dato che proprio su questo importantissimo tema, ovvero la programmazione “2021-2027 Riqualificazione urbana. Fondo sviluppo e coesione”, lo abbiamo aspettato a lungo. Oggi invece scopriamo che l’Assessore si aspetta da noi una corsa ad ostacoli olimpionica al fine di riuscire a trasmettere schede progettuali avvalendoci di una finestra di un paio di giorni. Come se gli uffici comunali non avessero altro da fare e stessero aspettando le PEC perentorie dell’Assessore.

Tra l’altro evidenzio che di cosiddette “schede progettuali” in questi anni ne abbiamo mandato parecchie, anche ad altri assessorati (come per il JTF all’Assessorato all’Industria), per poi scoprire che alla fine della fiera si è trattato di tempo perso. Queste non sono le modalità con cui fare strategia di sviluppo per la Sardegna, bensì, molto più semplicemente, il modo per obbligare i sindaci, le amministrazioni locali, i Comuni sottodimensionati, a correre, accantonare le priorità quotidiane per perdere tempo, così come già successo in più circostanze. Tempo da perdere, insomma, noi che siamo quotidianamente in “trincea”, non ne abbiamo.

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