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Pianificazione transizione energetica: incontri territoriali con i sindaci della città metropolitana di Cagliari

Cagliari. Si è svolto, ieri, nel quartiere fieristico a Cagliari, il quarto incontro con le rappresentanze locali che ha visto la partecipazione dei Comuni della Città Metropolitana di Cagliari. Continua ad emergere con chiarezza la volontà di sostenere la transizione energetica a condizioni favorevoli per la Sardegna e di porre fine alla speculazione.

“Teulada paga un contributo importante in termini di imposizioni, a causa delle servitù militari. Un’ulteriore imposizione, quella della servitù energetica, ha dichiarato il sindaco di Teulada, Angelo Milia, ci sembra un peso eccessivo per il nostro territorio. I comuni che già fanno i conti con le servitù militari dovrebbero godere di una diversa considerazione, nell’ambito della definizione delle aree idonee. Certamente non ci possiamo esimere dal dare il nostro contributo a favore della transizione energetica, ma vogliamo farlo cercando di limitare al massimo il consumo di suolo, magari dando priorità agli impianti fotovoltaici sulle strutture, in modo anche da incentivare le comunità energetiche”.

La tutela delle specificità locali, del patrimonio paesaggistico e culturale è prioritaria per gli amministratori, alcuni dei quali, durante l’incontro con il presidente della regione, Alessandra Todde e gli assessori degli enti locali, dell’industria e dell’ambiente, hanno sottolineato l’importanza della legge regionale 5/2024 che, introducendo come salvaguardia la sospensione della realizzazione dei nuovi impianti, ha fatto sì che si potesse aprire questo spazio di riflessione sul futuro dell’isola.

“Se il presidente Meloni avesse a cuore la tutela del territorio nazionale contro le speculazioni, ha dichiarato il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, potrebbe intervenire in modo immediato per bloccare la devastazione dell’ambiente. E invece impugnano le leggi a tutela dei nostri territori”.

È prevista per settembre la consegna del testo della legge al Consiglio regionale, che avrà il compito di dibatterla ed approvarla entro fine dicembre, per scongiurare il rischio dell’attivazione del potere sostitutivo da parte del Governo nazionale.

 “Per noi, il tema della legge è la disciplina della transizione energetica. Il termine “aree idonee” – ha dichiarato l’assessore Francesco Spanedda – potrebbe erroneamente suggerire una lottizzazione dell’isola a favore di alcune fonti energetiche, mentre quello che ci interessa – ha precisato l’esponente dell’Esecutivo – è la creazione di un sistema in cui un’ampia tutela del territorio conviva con un numero ridotto di aree, individua tra quelle che non comportano il consumo di suolo e sono già compromesse. Una legge che dia priorità all’autoconsumo e alle comunità energetiche. Le proposte di installazione che ricadranno all’interno delle aree non idonee e che sono un protocollo, ha concluso Spanedda, sono quindi, a nostro parere, destinate a decadere, allontanando lo spettro della speculazione per fare spazio a una transizione energetica a vantaggio dell’ isola”.

Gli incontri proseguiranno lunedì 9 settembre con le province di Nuoro e dell’Ogliastra.

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