Cagliari. Il Pnrr è uno strumento fondamentale che l’Europa si è data per rispondere alla crisi dovuta alla pandemia ma questa straordinaria mole di risorse deve essere accompagnata da altrettante misure di semplificazione, sburocratizzazione e strumenti straordinari per gestire la spendita di risorse. Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, alla presenza dei Ministri del Turismo, Massimo Garavaglia e della Ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, nel corso dell’iniziativa ‘Dialoghi sul piano nazionale di ripresa e resilienza’ promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a livello nazionale con l’intenzione di condividere con le Regioni i contenuti, i percorsi e le opportunità derivanti dal Pnrr. Il Presidente Solinas ha evidenziato i rischi derivanti dalla gestione dei fondi. Articolando il discorso sulla base di tre ordini di priorità, il Presidente si è soffermato sulla realtà e sulle peculiarità della Sardegna.
“Abbiamo davanti uno strumento ideato dall’Europa per rimuovere nel nostro Paese il grande gap infrastrutturale tra Nord e Sud e che prevede una grande quota di denari a fondo perduto affinché l’indice che segna questo gap venga ridotto – ha evidenziato il Presidente illustrando ai ministri la situazione sarda – Fatto 100 l’indice di infrastrutturazione, la Sardegna si ferma a 50. Se ridurre questo gap è il vero obiettivo – ha proseguito il Presidente – non posso ignorare le criticità che incontreranno i Comuni dato che in Sardegna abbiamo tanti Comuni sottodimensionati, che non poche difficoltà avranno nella predisposizione e gestione dei bandi”. Ed è proprio per sostenere le Amministrazioni comunali che è stata istituita una Cabina di regia che con il supporto delle Università fornirà aiuto ai Comuni o alle aggregazioni di Comuni, già destinatari di ulteriori strumenti – in aggiunta a quelli nazionali – messi in campo sempre dalla Regione per agevolare le attività come il Fondo progettazioni del valore di 40 milioni di euro (introdotto con l’ultima manovra per anticipare ai Comuni le risorse necessarie utili a portare avanti tutte le fasi della progettazione), oltre ai 5 milioni di euro come assistenza tecnica messi in campo per supportarli nelle fasi amministrative, comprese quelle di spendita e certificazione.
Legato alla prima considerazione del Presidente è anche il secondo rischio, evidenziato sempre nel corso dell’iniziativa: “Davanti alla straordinarietà delle risorse messe in campo – ha spiegato il Presidente – servirebbero altrettante misure di semplificazione e strumenti straordinari per governare non solo la progettazione ma anche la spendita delle risorse. Se abbiamo a disposizione un codice appalti che ci ha dato risultati farraginosi viene difficile accelerare i percorsi”, ha detto il Presidente riferendosi alle strade di cui è Commissario straordinario ma, ha evidenziato “con gli stessi poteri che aveva Anas”.
Il Presidente Solinas ha anche evidenziato l’evolversi della situazione, alla luce della quale sono sorte quelle esigenze difficilmente immaginabili nel corso della predisposizione del Pnrr, in primis la guerra. “Noi oggi ragioniamo su una programmazione di priorità fissate prima della guerra, delle sanzioni, dell’aumento dei costi delle materie prime e di una serie di turbolenze che il mercato avrà da qui a breve sia in ragione dell’aumento dei tassi di interesse sia in ragione del fatto che cesserà l’acquisto netto di titoli a copertura del debito pubblico”, ha spiegato il Presidente invitando gli esponenti del Governo presenti a una ulteriore riflessione: “C’è tempo per ottimizzare quello che manca in maniera tale che l’efficacia della spesa di queste risorse sia percepibile dai cittadini e ci sia davvero un salto di qualità delle regioni, affinché anche quelle del Sud, come quelle del Nord, diano uguali opportunità ai cittadini e a tutte le imprese”, ha concluso il Presidente.