76 esemplari di Caretta Caretta sono nati sulla spiaggia quartese del Poetto prima di prendere il mare nei pressi degli stabilimenti Alta Marea e Lido Mediterraneo.
“Un evento eccezionale per la spiaggia del Poetto piuttosto popolata tutto l’anno .Rinnovo la richiesta di collaborazione a residenti e a turisti, come hanno già fatto i concessionari balneari, anche in questa occasione. In tal modo consentiamo alla specie di continuare a scegliere la Sardegna come habitat riproduttivo”.
Commenta così l’assessora regionale della Difesa dell’ambiente Donatella Spano dopo le schiuse di questa notte segnalate dagli esercenti al Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
I nidi sono stati delimitati e presidiati tutta la notte dal Corpo forestale e lo saranno per almeno dieci giorni, al fine di garantire la salvaguardia di altre eventuali schiuse. L’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente ha inoltrato una richiesta di interdizione alla pesca e alla navigazione nei tratti costieri interessati mentre si rinnova l’appello al rispetto delle buone norme di comportamento. A ciò, si sommano le disposizioni per la salvaguardia della fauna marina protetta – attuate con il coordinamento del Servizio Tutela della natura e politiche forestali dell’Assessorato – specificate nell’ordinanza balneare 2017.
Occorre dunque evitare di disturbare la tartaruga mantenendo il silenzio e una distanza di almeno quattro metri dall’esemplare, avendo cura di non posizionarsi mai di fronte per non scoraggiarlo nella scelta del sito. Inoltre è necessario evitare il contatto fisico e contenere il numero degli osservatori al minimo e comunque non superare il numero massimo di 10 osservatori alla distanza di quattro metri.
E ancora, è necessario astenersi dall’ uso di flash e di sorgenti luminose che alterino le condizioni di luminosità esistenti mentre l’eventuale uso di torce è consentito solo al termine della fase di deposizione, preferibilmente schermandole con filtro rosso (o drappo di tessuto) ed esclusivamente per facilitare la corretta individuazione del nido per la successiva delimitazione a cura del personale del Corpo forestale regionale.
La Rete regionale per la conservazione della fauna marina (tartarughe e mammiferi marini) si avvale della collaborazione di diversi organismi ed enti che garantiscono interventi di soccorso e recupero della fauna marina ferita o in difficoltà. La salvaguardia dei nidi di Tartaruga comune (Caretta caretta) rientra tra le attività assicurate dalla Rete secondo protocolli definiti in base alla normativa nazionale e internazionale in materia. Intorno ai nidi, presidiati dalla Rete regionale per la conservazione della fauna marina, si svolgono attività di monitoraggio e tutela del sito ma anche di sensibilizzazione nei confronti di turisti, operatori turistici e addetti della vigilanza.
La Regione, oltre ad essere presente con la rete regionale, ha destinato risorse per 400mila euro per interventi sulla fauna in difficoltà particolarmente protetta e diffonde materiale informativo in italiano e in inglese nelle aree marine protette, rinnova l’invito all’osservazione di semplici indicazioni, a partire dalla segnalazione degli avvistamenti o tracce di deposizione ai numeri verdi del Corpo forestale (1515) e della Capitaneria di Porto (1530).