Porto Conte, Lampis e Sanna ai vertici del Parco: “Affronteremo le questioni aperte per trovare una soluzione”

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Cagliari. Si è svolto questa mattina, in videoconferenza, un incontro tra gli assessori regionali della Difesa dell’ambiente e degli Enti locali, Gianni Lampis e Quirico Sanna, e Adriano Grossi e Mariano Mariani, rispettivamente rappresentante del Consiglio direttivo e direttore del Parco naturale regionale di Porto Conte, per affrontare i problemi riguardanti Punta Giglio, il Faro di Capo Caccia e per risolvere le criticità riguardanti il Piano di contenimento della fauna selvatica.

“Sulla questione di ‘Punta Giglio’ – ha evidenziato l’assessore Lampis – gli uffici regionali, anche a seguito del sopralluogo congiunto effettuato lo scorso 20 aprile, stanno svolgendo, in stretto raccordo con il Corpo forestale e coi tecnici del Parco, alcuni approfondimenti per quanto riguarda il rispetto delle prescrizioni autorizzative. Naturalmente, è mia intenzione affrontare e risolvere, in breve tempo, le questioni ancora aperte che riguardano il trasferimento delle competenza alle aree protette in materia di gestione dei Siti di importanza comunitaria (Sic), come le Zone speciali di conservazione (Zsc), e delle Zone di protezione speciale (Zps), nonché delle competenze amministrative sullo svolgimento della procedura della valutazione d’incidenza (Vinca) e su questi temi presto proporrò una delibera alla Giunta regionale”.

“È necessario – ha aggiunto l’assessore Sanna – definire e attuare un accordo quadro con il coinvolgimento delle agenzie regionali Forestas e Laore per un progetto integrato di valorizzazione, così da incentivare la fruizione naturalistica e turistica del patrimonio immobiliare della Regione all’interno del territorio del Parco (fabbricati dismessi e terreni di valenza storica legati alla bonifica della Nurra) e della sentieristica naturalistica in capo a Forestas. Inoltre, col Comune di Alghero sono in corso di definizione alcune importanti questioni aperte: il passaggio al patrimonio pubblico delle proprietà private (oltre 300 ettari) all’interno del compendio di Punta Giglio; il perfezionamento del trasferimento al patrimonio regionale dei beni storico-artistici di proprietà dello Stato, come l’ex Batteria ‘S.R. 413’ Punta Giglio, che sarà propedeutico al passaggio al Comune e da questo al Parco. Con la stessa procedura potrà essere affrontata, coi competenti Ministeri anche la questione del passaggio alla Regione ed al Comune del Faro di Capo Caccia”.

Nei prossimi giorni, l’Assessorato della Difesa dell’ambiente convocherà un incontro, alla presenza del Corpo forestale, del Comune di Alghero e della Provincia di Sassari, per discutere le criticità che stanno rallentando l’attuazione dei piani di contenimento della fauna selvatica.

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