Portovesme. La conferenza dei servizi ha dato parere positivo per il provvedimento autorizzatorio unico regionale per Eurallumina, la fabbrica di Portovesme, nel Sulcis, proprietà della multinazionale russa Rusal e ferma dal 2009. Si avvicina così il progetto per la la ripresa delle produzioni di allumina da bauxite: un altro tassello che arriva a distanza di 10 giorni dal disseguestro del bacino dei fanghi rossi da parte del tribunale di Cagliari dove il processo per disastro ambientale contro i vertici di Eurallumina si è concluso con l’assoluzione per tutti gli imputati.
Ora, però, servono altri passi in avanti: intanto la delibera della Regione che prederà atto della chiusura del lavoro della conferenza dei servizi e il via libera al Paur, quindi l’aggiornamento del memorandum of understanding tra Mimit, Regione e Invitalia e la messa in sicurezza dei posti di lavoro attraverso ammortizzatori sociali che possano tenere i lavoratori – 1500 tra diretti e indiretti – legati al progetto di riavvio in questo momento di transizione in attesa dell’arrivo del gas che dovrà fornire l’energia termica necessaria allo stabilimento dopo il revamping.
In questo caso, però, il Dpcm sull’energia è stato impugnato dalla Regione e, dopo il rigetto del Tar, il ricorso è arrivato al Consiglio di Stato dove l’udienza di merito sarà discussa a novembre. Troppo tardi per l’azienda che già a giugno è chiamata a stabilire il budget annuale per il prossimo anno. E troppo tardi anche per definire un cronoprogramma per gli investimenti, tanto che sono in corso interlocuzioni tra Regione e Governo per cercare di superare l’empasse e trovare un accordo fuori dall’aula del tribunale.
Per lo storico sindacalista Antonello Pirotto “questi anni di lotta dura e di sacrifici per i lavoratori che ci hanno creduto non sono stati inutili: ora occorre avanti spediti per completare il quadro del percorso della ripresa produttiva”, “Un passo avanti – aggiunge Emanuele Madeddu della Filctem Cgil – ora attendiamo la delibera di giunta a l’addendum da cui si capirà cosa intendono fare sul gas e sul futuro dello stabilimento”. (ANSA).