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Post referendum. In Sardegna si dimette anche l'assessora Elisabetta Falchi

Due assessori lasciano la giunta Pigliaru dopo la valanga di No al referendum in Sardegna, record in Italia con il 72,22%. Il primo a lasciare la Giunta sarda è l’assessore alle riforme Gianmario Demuro, si dice per “Una scelta personale”, ma lui più di altri si era speso per il Sì. La seconda a lasciare lo scranno è l’assessora all’agricoltura Elisabetta Falchi, scelta imposta dal suo partito di riferimento, i Rossomori, che escono dalla maggioranza. Pigliaru a questo proposito a qualcosa da dire:”Trovo a dir poco ingenerosa la faciloneria con cui un partito, che ha avuto uno dei settori più strategici del governo regionale, tenti di sottrarsi alle proprie responsabilità con accuse generiche, false e malevole verso tutto e verso tutti”
Intanto il presidente della regione continua a pensare di non avere nessun motivo per dimettersi, anche se i numeri hanno dimostrato che non ha il sostegno del popolo sardo.
Questa la lettera scritta dall’assessora Falchi con la quale comunica le sue dimissioni:

I Rossomori, partito che mi ha indicato come Assessore regionale all’Agricoltura e dei quali in questi tre anni ho apprezzato la linea politica, escono dalla maggioranza che governa la Regione, e mi hanno chiesto di lasciare la Giunta Pigliaru. Ho deciso di farlo, per correttezza, per coerenza. Nel corso del mandato, in virtù della mia esperienza di agricoltore, ho ritenuto fondamentale ascoltare e confrontarmi con chi è concretamente coinvolto nell’agricoltura, nella pastorizia e nella pesca.
Con loro, attraverso un contatto costante, ci siamo impegnati per rilanciare i comparti, creando i presupposti per programmare correttamente e costruire un sistema razionale e processi innovativi che potessero dare forza alle produzioni di qualità e d’eccellenza della Sardegna.
Lo abbiamo fatto affrontando le criticità storiche dell’agricoltura sarda; rilanciando la spesa; combattendo costantemente nei tavoli nazionali ed europei per far valere le nostre istanze. Abbiamo realizzato una serie di interventi importanti per il comparto ovicaprino, per il potenziamento dei premi accoppiati della PAC, per la chiusura del vecchio ciclo PSR e l’apertura del nuovo PSR 2014/2020, per la programmazione del fondo per la pesca, per i consorzi di bonifica, per i giovani agricoltori, per la promozione dei prodotti di eccellenza, per l’accesso al credito delle imprese agricole e della pesca. Molto è stato fatto e molto di più avremmo potuto fare per un’agricoltura più competitiva. Non nascondo stanchezza e un certo isolamento in alcuni frangenti difficili, così come, per lealtà, non ho mai nascosto la mia contrarietà ad alcune scelte operate dalla Giunta. Intendo ringraziare pubblicamente il Presidente per l’opportunità datami, i colleghi della Giunta con i quali ho condiviso impegno e passione, le strutture dell’Assessorato e delle Agenzie per il lavoro realizzato.
A tutti loro vanno i miei migliori auguri di buon lavoro nell’interesse dei Sardi e della Sardegna.”

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