Cagliari. Identificare precocemente gli indicatori di rischio dei disturbi specifici dell’apprendimento grazie ad un processo e supporto strutturato a partire dalla scuola dell’infanzia, in preparazione all’ingresso della primaria, è il tema su cui ha preso il via l’incontro di presentazione del progetto “Il cielo è di tutti” svoltosi ieri nella sede della Fondazione Carlo Felice a Cagliari. Il piano progettuale della durata di un anno,
2024/2025, finanziato da “PR Sardegna FSE+ 2021-2027 al servizio della dignità” per il sostegno a titolo del Fondo sociale europeo Plus nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita”, nasce da un lavoro di rete e co-progettazione tra Alta Formazione e Sviluppo APS, ente capofila, e l’Istituto Comprensivo “Giovanni Lilliu” (Cagliari), l’Istituto Comprensivo Statale “Gaetano Cima” (Guasila), l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna e l’Anteas Amica Città Metropolitana
di Cagliari APS.
Nell’incontro partecipato da insegnanti, genitori e esperti nel settore, coordinato dalla giornalista Marinella Arcidiacono presidente Anteas metropolitana provinciale Cagliari Aps, sono intervenuti Daniela Pillitu in rappresentanza del RAS (Regione Autonoma della Sardegna) la quale ha sottolineato l’importanza e la validità di questo tipo di progetti e dell’impatto efficace dell’intervento di screening e del lavoro sinergico di
una un’équipe multidisciplinare all’interno della scuola. Un’ introduzione sul tema e sulla normativa a scuola, legge 8 ottobre 2010, n.170 è stata fatta dalla dott.ssa Angela Quaquero, presidente dell’ordine degli psicologi della Sardegna. Sull’importanza del supporto all’interno dell’ambiente scolastico, ai bambini a rischio, della formazione agli insegnanti, dell’informazione ai genitori e della presenza di figure professionali
di riferimento, quali psicologi, neuropsichiatri infantili, pedagogisti ha parlato Alessandra Cocco, dirigente scolastico dell’IC Lilliu di Cagliari. Una panoramica del progetto dal punto di vista metodologico, è stata fatta da Stefania Cuccu, psicologa e presidente Alta Formazione e Sviluppo Aps. Un focus sulle azioni di osservazione e potenziamento e sugli strumenti dello screening nel progetto, sull’ importanza di intervenire sui bambini a rischio e potenziare i prerequisiti alla base di lettura, scrittura e calcolo sono stati esposti da
Andrea Onnis, pedagogista esperto gruppo di lavoro del progetto. «Una delle principali finalità del progetto – dichiara in chiusura dell’incontro Stefano Porcu, psicologo e vice presidente di Afs – è affiancare il corpo docente nello sviluppo di competenze connesse all’individuazione precoce dei disturbi specifici dell’apprendimento e alla progettazione di percorsi finalizzati al potenziamento delle capacità delle alunne e degli alunni. La linea progettuale della formazione, attraverso una didattica pratica e “on the job training”,
intende sostenere gli insegnanti affinché, in autonomia, possano utilizzare metodi e strumenti per l’osservazione, l’individuazione precoce dei DSA e la conseguente azione di potenziamento».
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