Sardegna. Il Consiglio regionale nella seduta del 28 aprile 2018, ha approvato la proposta di legge che riconosce il componimento melodico tradizionale “Sa patriottu sarda a sos feudatarios“, noto anche come “Procurade ‘e moderare” di Francesco Ignazio Mannu scritto durante i moti antifeudali del 1794, quale inno ufficiale della Regione sarda. Tale riconoscimento viene inserito nella legge regionale con la quale è stata adottata la bandiera della Regione. In questo modo si intende sottolineare il carattere identitario che, nell’ambito dell’unità e indivisibilità della Repubblica italiana, entrambi i simboli costituiscono per quello che l’articolo 15 dello Statuto speciale definisce “popolo sardo”. Nella votazione si sono astenuti i consiglieri dei gruppi Sardegna, Forza Italia e Riformatori sardi. La scelta dell’inno non era scontata, altre due opzioni erano in campo: “Dimonios”, il canto della Brigata Sassari composto dal capitano macomerese Luciano Sechi nel 1994, e “No potho reposare” – testo d’amore scritto nel 1915 dall’avvocato di Sarule Salvatore Sini e musicato da Giuseppe Rachel. Il primo incontrava il favore del gruppo di Fratelli d’Italia, il secondo era il preferito dal capogruppo del Partito dei sardi, Gianfranco Congiu. Chi si è astenuto (Fdi, Forza Italia e Riformatori), l’ha fatto perché “la scelta non è stata condivisa”.
Il Coro Nugoro Amada ha cantato in Consiglio regionale ‘Procurade ‘e moderare’, in omaggio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fonte: YouTube, Sardinia Post