“La radiazione di Luca Palamara dalla magistratura getta il sospetto che il CSM voglia disattendere le sue enormi responsabilità sulla vicenda delle nomine pilotate e il mercimonio delle correnti. È legittimo chiedersi se il dem Ermini debba come atto dovuto o almeno eticamente opportuno dimettersi in conseguenza del fatto che stando a quanto rivelato da Luca Palamara la sua elezione a vicepresidente del CSM rientra a pieno titolo nelle logiche spartitorie che lo stesso Palamara coordinava. Il CSM non può certo pensare di poter scaricare su un singolo capro espiatorio colpe e responsabilità che di fatto coinvolgono numerosi esponenti della magistratura. Ermini ha tutto il diritto di difendersi dalle accuse di Palamara, ma certo la sua permanenza alla guida del CSM non può essere ritenuta ammissibile né sostenibile. Si è stati solerti a radiare Palamara, perché non si è ancora proceduto con lo stesso rigore nei confronti di Ermini? Chi vuole mettere a tacere tutto? Serve una commissione di inchiesta parlamentare”.
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