Si era capito che il governo Conte nell’emergenza ci sguazza perchè questa gli consente di gestire il governo della cosa pubblica secondo il proprio criterio a mezzo di decreti e di proclami, non risparmiando apparizioni televisive che gli procurano una forte visibilità. Sarebbe stato quindi un peccato rinunciare a questo stato di grazia ricevuta e il furbo avvocato ha ritenuto bene di prorogare tale emergenza, sempre con suo decreto, fino al 31 Dicembre.
Ci sarebbe solo un piccolo particolare : l’emergenza del coronavirus non c’è più. Non è chiaro quindi a quale emergenza sanitaria si riferisca Conte. In Italia al momento non risulta una emergenza sanitaria, visto che i reparti di terapia intensiva sono vuoti da malati Covid19, così come gli ospedali. Girano solo bengalesi contagiati ed altri extra comunitari, lasciati entrare come nulla fosse dalle autorità sanitarie incompetenti di questo paese.
Felici per l’emergenza prorogata anche gli “scappati di casa” dei 5 Stelle che temono qualsiasi scossone che possa far cadere il governo, far sciogliere le camere e obbligare tutti a presentarsi alle elezioni, con il rischio sicuro di far cessare la pacchia delle poltrone e dei super stipendi.
L’ubriacatura del potere tiene in vita questa classe politica che definire meno che mediocre è come fargli un complimento.
Nessuna vergogna neppure per le ultime vicende del Ponte Morandi di Genova, ridato alla gestione dei Benetton, salvo pronunciare distinguo e all’ultimo momento, richiedere “garanzie” agli stessi Benetton perchè in futuro si comportino bene con le manutenzioni. I parenti delle vittime sono furibondi
I 5 stelle di questo governo sono gli stessi che dicevano mai più le Autostrade ai Benetton, mai al governo con il PD, niente TAV di alta velocità, referendum sull’Euro, ecc. ecc..
Con le loro giravolte di convenienza si sono coperti di ridicolo e sanno bene che gli italiani, se avranno la possibilità di incontrarli di persona, li riempiranno di “pesci in faccia”, se gli andrà bene. Adesso si aspetta la prossima giravolta sul MES, vista la incessante campagna di convincimento di tutti i media e le pressioni dall’Europa a utilizzare il MES e far commissariare l’Italia quanto prima.
Questo del rinnovo dell’emergenza è sintomatico di come la classe politica voglia approfittare di questa emergenza per tirare avanti e farsi gli affari propri, prendere le misure che interessano le lobby economiche, dietro il paravento dell’emergenza che, sappiamo bene, non è una decisione “motu proprio” di Conte ma è una direttiva che arriva dall’OMS, da Bill Gates e dal comitato scientifico, ovvero da quella corte dei miracoli di centinaia di consulenti super pagati che, grazie alla proroga dell’emergenza, potranno vedersi rinnovati gli incarichi.
Non esiste un controllo del Parlamento e tanto meno un controllo dei cittadini. La “democrazia” in Italia e la democrazia in Europa sono un sordida finzione che viene fatta credere al popolo per illuderlo che il voto conti ancora qualche cosa. In realtà tutto viene deciso da ristrette oligarchie economiche che dispongono del sostegno di tutto l’apparato dei media e delle Istituzioni nazionali ed europee.
I meccanismi di controllo si stanno stringendo e l’emergenza torna utile per completare quell’esperimento di controllo sociale che viene portato avanti fino in fondo con tracciamenti obbligatori, verifiche sanitarie, limitazione ai movimenti e, dulcis in fundo, vaccinazioni obbligatorie.
Le vere emergenze sono altre, dalla prossima svendita del patrimonio italiano ai potentati finanziari transnazionali, all’ingresso illegale di masse di migranti per sostituire gli italiani ed abbassare i costi di manodopera, un disegno che parte da lontano e che, grazie a questa classe politica, viene attuato in forma semi occulta.
Si aspetta l’autunno perchè i nodi vengano al pettine e si spera che la massa di cittadini arrabbiati che ancora aspettano i sussidi del governo i finanziamenti fasulli mai arrivati, potranno scendere in piazza e far sentire la propria voce, prima di essere imbavagliati e sedati obbligatoriamente per mezzo di qualche nuovo decreto di Conte e soci.