Cagliari. Fumata nera dopo oltre 8 ore di discussione in prefettura a Cagliari al Tavolo del latte presieduto dal ministro Gian Marco Centinaio. L’incontro è stato rinviato di tre giorni, al 21 febbraio. L’ultima proposta è stata 72 centesimi al litro di acconto fino a maggio quando ci sarà una prima verifica per innalzare l’acconto stesso con l’obiettivo, a novembre di verificare gli effetti delle azioni messe in campo, ossia il ritiro di 87 mia quintali di eccedenze con un investimento di 49 milioni di euro. La proposta sarà sottoposta agli allevatori ai quali si chiederà di avere pazienza perchè a fine stagione, il prezzo del latte potrebbe arrivare finalmente a 1,20 euro, come chiesto dai pastori.
Dai social Il ministro Salvini afferma: “72 centesimi al litro (come acconto) sono un ulteriore passo in avanti per risolvere il problema del latte di pecora. È un’ottima notizia. Possiamo dire di aver iniziato un nuovo percorso, insieme a pastori sardi e industriali, con un governo che non ha usato la repressione ma il dialogo e il buonsenso.
Complimenti anche al ministro Centinaio. Continuiamo a lavorare per chiudere l’intesa. E da domani sarò personalmente in Sardegna.” Il ministro Centinaio ha parlato di un significativo progresso.
Ecco le principali misure tecniche stabilite al tavolo:
– rappresentanza dei pastori all’interno dei consorzi
-proroga della scadenza dell’atto programmatorio sul Pecorino Romano
-monitoraggio sul rispetto delle quote
-istituzione di un registro telematico del latte ovi-caprino
-avvio dei lavori del tavolo della filiera il 21 febbraio a Roma
-accordi con il sistema bancario per la moratoria dei mutui
-accordi con la grande distribuzione per promuovere la vendita del prodotto
-costituzione della Commissione unica nazionale
-iniziative di internazionalizzazione; nomina di un prefetto con compiti di analisi e sorveglianza
-i trasformatori si impegnano a non vendere il pecorino romano a meno di 6 euro al chilo