Cagliari. È stato firmato la mattina del 24 maggio 2019, il Protocollo d’intesa tra la Città Metropolitana di Cagliari, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Istituto Penitenziario – Casa circondariale di Cagliari-Uta “Ettore Scalas” e la Proservice S.p.a. (Società in house della Città Metropolitana di Cagliari e della Provincia del Sud Sardegna), per l’attivazione di progetti di pubblica utilità volti alla reintegrazione sociale e lavorativa di persone detenute.
L’iniziativa trova le sue motivazioni in tutta la normativa a sostegno di azioni di questo tipo, a partire dalla Costituzione che prevede, all’art. 27, che il trattamento rieducativo dei detenuti deve tendere “al reinserimento sociale degli stessi”. Ma la svolta in questa direzione viene dalla recente Riforma dell’ordinamento penitenziario, che ha previsto espressamente che i detenuti possano chiedere di essere ammessi a prestare la propria attività a titolo volontario e gratuito, tenendo conto delle loro specifiche professionalità e attitudini lavorative, nell’esecuzione di progetti di pubblica utilità in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le Regioni, i Comuni ed altri Enti Locali sulla base di apposite convenzioni. Con gli stessi obiettivi, inoltre, l’A.N.C.I. e il Ministero della Giustizia hanno stipulato nel 2018 un Protocollo d’intesa sulla promozione di un programma sperimentale per lo svolgimento di attività lavorative extra murarie.
Il Vicesindaco Metropolitano Francesco Lilliu, nell’introdurre la conferenza, ha sottolineato: “Oggi è una giornata molto importante: andiamo a sancire un accordo innovativo, che coglie appieno la portata dell’articolo 27 della Costituzione sulla funzione rieducativa della pena, e la declina all’esterno del centro di detenzione. Attraverso progetti di pubblica utilità, i detenuti possono, in attesa della fine della pena, riallacciare i rapporti con la società ed ampliare le loro potenzialità”.
Il Direttore dell’Istituto Penitenziario di Cagliari-Uta Marco Porcu ha espresso parole di apprezzamento nei confronti della Città Metropolitana e della Proservice, per “la totale disponibilità e la lungimiranza dimostrate nell’aver saputo cogliere l’importanza dell’iniziativa e nella capacità organizzativa ed operativa”. “Non si tratta di progetti qualunque – ha commentato – ma di una forma di riparazione sociale nei confronti della cittadinanza, con la quale si dà un senso concreto e riconoscibile alla pena”.
Sarà la Proservice Spa, Società in house della Città Metropolitana di Cagliari e della Provincia del Sud Sardegna, a curare l’esecuzione dei progetti previsti, che riguarderanno più specificamente, come hanno spiegato l’Amministratore Unico della Società Ombretta Ladu e il Direttore Simone Rivano:
– manutenzione e conservazione delle aree verdi di Monte Claro e del patrimonio di sedi istituzionali e scuole;
– manutenzione ordinaria delle strade del territorio metropolitano;
– manutenzioni ordinarie impiantistiche o edili da eseguire negli stabili dell’Ente
– gestione tecnico-amministrativa della Proservice Spa, come archiviazione e riordino magazzino,
Le attività saranno svolte con l’impegno di detenuti individuati dalla Casa circondariale “ Ettore Scalas”, che attualmente ospita circa 600 detenuti. L’adesione avverrà su base volontaria, per un massimo di sei ore giornaliere, per cinque giorni settimanali e per un periodo complessivo di sei mesi, prorogabile di ulteriori sei mesi.
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