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Pula, consiglio comunale senza opposizione: i consiglieri di minoranza non si presentano in aula

pula

Pula. Banchi semi deserti durante il Consiglio Comunale previsto per questa sera. Un atteggiamento di protesta da parte dei Consiglieri di Minoranza nei confronti della Sindaca Carla Medau e di tutta l’Amministrazione.

Il gruppo di opposizione Prima Pula, come si apprende dal documento integrale della protesta messo agli atti, hanno ritenuto di non poter partecipare in quanto sono venuti a conoscenza dell’oggetto e del contenuto della delibera solo alle ore 14,35 di ieri 22 Ottobre, un giorno prima della seduta in cui si sarebbe dovuto trattare un importantissimo argomento: il PUC e la diffida ricevuta da parte della Regione Sardegna.

Anche durante la seduta dei Capi Gruppo, svoltasi due giorni prima del Consiglio Comunale, l’argomento da trattare, nonostante la nostre richieste, è rimasto volutamente e inspiegabilmente segreto – spiegano i Consiglieri di Minoranza – riteniamo che il comportamento della Sindaca sia fortemente lesivo dei nostri diritti, soprattutto quando vengono portati in discussione argomenti così importanti che richiedono analisi approfondite, consultazioni cartografiche e il supporto degli uffici. Un atteggiamento che costantemente si ripete ogni qual volta in aula sono stati discussi argomenti riconducibili al PUC, come se l’argomento fosse di esclusiva proprietà della maggioranza.

A questo proposito, evidenziano inoltre, che la convocazione è pervenuta quando gli uffici erano ormai chiusi (e lo saranno ancora oggi, durante il Consiglio Comunale) per un’interruzione programmata dell’energia elettrica.

Di seguito il documento integrale della protesta messo agli atti nel Consiglio Comunale:

Gentile Sindaca 

In merito alla convocazione del Consiglio Comunale del 23/10/19 per discutere il punto all’ordine avente come oggetto “Atto di ricognizione e programmazione dell’iter di adeguamento del Piano Urbanistico Comunale al PPR, da rappresentare alla Regione Autonoma della Sardegna a seguito del decreto n° 5 del 8 agosto 2019.

Si precisa quanto segue. 

I sottoscritti Consiglieri di minoranza ritengono di non poter partecipare alla seduta in quanto sono venuti a conoscenza dell’oggetto e del contenuto della delibera solo alle 14,35 del giorno prima del consiglio.

Anche nella seduta dei Capi Gruppo 2 giorni prima del consiglio, l’argomento da trattare, nonostante la nostre richieste, è rimasto volutamente e inspiegabilmente segreto.

Riteniamo il comportamento della Sindaca fortemente lesivo dei diritti dei Consiglieri di minoranza soprattutto quando in consiglio vengono portati in discussione argomenti così importanti che richiedono analisi approfondite, consultazioni cartografiche e il supporto degli uffici. A questo proposito si evidenzia che la convocazione è pervenuta quando gli uffici erano ormai chiusi, come pure rimarranno chiusi il giorno del consiglio per un’interruzione programmata dell’energia elettrica.

Un atteggiamento che costantemente si ripete ogni qual volta in aula si sono discussi argomenti riconducibili al PUC, come se l’argomento fosse di esclusiva proprietà della maggioranza.

 

Considerato il tempo messoci a disposizione, la mancanza di carte e del supporto degli uffici, riteniamo di non poter partecipare alla seduta, ed evidenziamo che questa impossibilità e’ il frutto di un atteggiamento voluto da parte della sindaca e di tutta la sua maggioranza . A tutto questo si aggiunge il fatto che non condividiamo la premessa, il corpo della delibera e, a dire il vero neppure i dispositivo finale. Dopo la revoca della primavera 2015 del PUC adottato dalla precedente amministrazione, Lei come Sindaca con la delega all’urbanistica , assieme alla sua maggioranza avete preso le redini della nuova programmazione del territorio. Per questo ci fa specie che dopo 5 anni, e dopo che il comune, per la precedente stesura, aveva già  speso complessivamente circa 650 mila euro, tra le tante incongruenze, si senta ancora parlare di  ” individuazione dei siti proponibili per la localizzazione di strutture portuali” o di una richiesta di tempo per completare l’analisi di dati addirittura propedeutici alle programmazioni insediative, come se lei dovesse veramente riiniziare da zero. Ci chiediamo come ha utilizzato questi 5 anni per dare una risposta alle attese dei cittadini, da lei date come una priorità nei suoi 2 programmi di governo? Al di là degli annunci sulle imminenti conclusioni, quali risultati ha ottenuto, se oggi le sue inadempienze ci stanno portando ad essere commissariati dalla Regione? 

Gentile Sindaca, leggere  nel dispositivo finale della delibera che  Lei chiede di  essere “incaricata ad intraprendere tutte le iniziative utili (inclusa la tutela giurisdizionale presso ogni sede e organo di competenza) a tutela della sovranità della Comunità e dell’intero Consiglio, è davvero paradossale, avendo avuto ben 5 anni per effettuare ogni azione che poteva compiere in piena autonomia, libertà e sovranità. Peraltro, dobbiamo affermare che noi, nella nostra veste di Consiglieri Comunali,  non abbiamo mai visto la Regione (in generale),  gli Assessori Regionali all’Urbanistica e i Funzionari come una sorta di “nemico” disposto immotivatamente ad infierire sulle sorti  di Pula, con lo spauracchio  del Commissario ad acta pronto ad intervenire per  fare un dispetto non si sa a chi. Anzi,  abbiamo sempre interpretato le iniziative degli Assessori Regionali e, conseguentemente, dei Funzionari che si sono succeduti in questi ultimi anni, ligi alle normative e alla Legge, impegnati ad agevolare l’acquisizione, da parte del Comune di Pula, dello strumento urbanistico necessario a rilanciare il paese sotto il profilo economico e sociale.

 Nel dispositivo della proposta di delibera da Lei presentata, sembrerebbe che  l’Assessore Regionale  all’Urbanistica sia lì,  pronto a punirla facendola  passare, da  vittima  innocente,  nelle forche caudine della burocrazia regionale.

“Chi è causa del suo mal pianga se stesso” recita un antico e saggio proverbio popolare. Regione, Assessori e Funzionari, assolvono ai loro ruoli e fanno il loro lavoro: nulla a che fare con  la Sua inadeguatezza, unita a quella della sua maggioranza, che a nostro avviso sta arrecando al paese danni incalcolabili.

In  questi ultimi anni è indiscutibile che da parte Sua  ci sia stato un palese disinteresse per il PUC, spesso utilizzato soltanto per proclamare una visione del territorio che, purtroppo, non ha avuto sviluppi  reali, tangibili e concreti: parole al vento, propaganda spicciola e inutile.

 Se Lei può smentire questa nostra grave affermazione, lo faccia!

Ci farebbe piacere poter visionare  i verbali firmati anche da Lei, Sindaca di Pula, dove all’Urbanistica si è, eventualmente,  discusso, analizzato, proposto, prospettato una bozza (almeno quella) di programmazione del nostro territorio. A  tempo scaduto, dopo solleciti e diffide, non trova di meglio che chiedere ulteriori proroghe temporali, facendo finta che la stessa diffida, già ricevuta tempo addietro, fosse una semplice tiratina d’ orecchie.

Se arriverà il Commissario ad acta, il Consiglio  Comunale verrà esautorato dai suoi poteri e dalle prerogative che attengono alla programmazione del territorio. Si ricordi che Lei trovò al Suo insediamento un PUC  già adottato, pronto all’uso  o quasi. Se non le andava bene (cosa del tutto legittima e comprensibile),  avrebbe potuto tranquillamente  riadottarlo, per poi introdurre tutte le varianti coerenti  con le Sue idee di sviluppo, unite alla visione pianificatoriadella Sua maggioranza.

Invece, per la Sua ossessione politica di voler cancellare il passato, assieme all’acqua sporca ha preferito buttare anche il bambino.

In conclusione,  oggi ci troviamo con in mano un pugno di mosche e un  Commissario ad acta pronto ad intervenire sulle sorti del nostro territorio per manifesta incapacità di chi doveva provvedere, ha avuto il tempo per farlo e non la fatto.

 Cara Sindaca, se ne è capace si faccia un esame di coscienza e vedrà che, probabilmente, qualcosa da rimproverarsi senz’altro la trova.

 

Cordialmente

 

I CONSIGLIERI DI MINORANZA,

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