Quartu Sant’Elena. Con la premiazione della classe vincitrice e la consegna degli attestati a tutti i partecipanti è giunta a conclusione stamattina, nella Sala Affreschi dell’Ex Convento dei Cappuccini, l’edizione 2024 del concorso “Rispetti.amoci”, rivolto agli studenti della scuola secondaria di I grado e alle classi 5^ della scuola Primaria, con l’obiettivo di stimolare una sempre maggiore consapevolezza nella cittadinanza, e in particolare tra le nuove generazioni, riguardo i concetti di parità.
L’iniziativa, diventata ormai un appuntamento fisso in città e promossa dalle Commissioni Pari Opportunità e Pubblica Istruzione, quest’anno ha come sottotitolo ‘Le scuole per i diritti sulle donne’. Stimolare nuovi percorsi di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere dedicati ai ragazzi delle scuole quartesi in chiave preventiva ed educativa è uno snodo cruciale per puntare a una concreta crescita culturale.
Nel caso specifico il concorso intende premiare gli studenti autori di un elaborato, che può assumere varie forme – dalla letteratura alla musica, dal disegno alla cultura – capace di promuovere con più efficacia i concetti di parità e rispetto reciproco, necessari al contrasto della violenza contro le donne e non solo.
La scelta della Commissione Esaminatrice, composta da 3 componenti della Commissione Pari Opportunità, 2 della Commissione Pubblica Istruzione e 2 componenti tecnici, è ricaduta sulla classe 5D dell’Istituto Comprensivo Porcu-Satta, che ha ottenuto il massimo dei voti grazie a un elaborato video nel quale gli stessi giovanissimi studenti hanno anche intervistato altri cittadini indagando e sollecitandoli sul tema della violenza di genere. Note di merito anche per le classi 2C dello stesso I.C. e per le classi 2B e 3B dell’I.C. di via Perdalonga.
Nel corso della mattinata dedicata alla presentazione dei vari progetti e alla conseguente premiazione è intervenuto il Sindaco Graziano Milia, che ha spiegato come “nella società di oggi ci siano tante, troppe situazioni che generano paura e timore, con il conseguente rischio che ci si chiuda in se stessi. Con questo concorso lanciamo invece un segnale di fiducia, perché crediamo in un’inversione di rotta. Ed è più facile che questo accada se la volontà di cambiamento inizia da giovani”.
E proprio in proposito la Presidente della Commissione Pari Opportunità Elisa Usalla si è complimentata “con tutti i partecipanti per l’ottimo lavoro svolto. La situazione drammatica che ancora viviamo è ben lontana dall’essere risolta e per questo è importante lavorare sulle donne e gli uomini del domani: dai lavori si evince chiaramente che i nostri giovani hanno capito il problema”. Lo conferma anche la Presidente della Commissione Pubblica Istruzione Ketty Giua: “Gli elaborati possono apparire piccoli contributi ma in verità assumono una dimensione ben più grande nel cammino verso la parità di genere e verso l’eliminazione della violenza sulle donne. Sono importanti contributi che favoriscono la riflessione”. D’accordo anche l’Assessora alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta: “Ringrazio le scuole che hanno accettato il nostro invito ad aderire al concorso, incluso tra le iniziative dell’Amministrazione per diffondere cultura del rispetto. Sono dei primi passi che ci permettono di iniziare a seminare, con la speranza in futuro di poter raccogliere i frutti”.