CAGLIARI POST

Quartu Sant’Elena, 35^ edizione di “Oltre i Confini”. Spettacoli e concerti dal 21 al 29 settembre

Si alza il sipario sulla XXXIV edizione di “Oltre i Confini” / Festival di Musica e Teatro organizzato dal Teatro Actores Alidos con la direzione artistica di Gianfranco Angei: un ricco carnet di appuntamenti in programma dal 21 al 29 settembre per la kermesse di respiro internazionale, che ha ospitato artisti del calibro di Michael Nyman, Meredith Monk, Lindsay Kemp, Sol Picó, Els Comediants e la Compagnia Cricot 2 di Tadeusz Kantor (per citarne alcuni) spaziando nei diversi territori sonori – dalla musica popolare al jazz, al rock, alla canzone d’autore – e nei differenti generi e stili, dal teatro di strada al nouveau cirque, dagli spettacoli di prosa, alla commedia dell’arte al mimo.

“Oltre i Confini” infatti fin dal titolo si apre alle interazioni e alle “contaminazioni” tra i differenti linguaggi della scena, con l’idea di portare le arti performative anche in luoghi insoliti e non convenzionali, nelle piazze e nelle strade, ma anche nelle chiese, tra la gente, superando pure i limiti geografici: in questa trentaquattresima edizione gli eventi si svolgeranno nel cuore della città, nello spazio en plein air presso la ex Caserma di via Roma n. 30 a Quartu Sant’Elena ma anche nel Parco “Andrea Parodi” di Flumini di Quartu.

«Tra le finalità del Festival – sottolinea il direttore artistico Gianfranco Angei – vi è quella di offrire una varietà di spettacoli diversificati per culture e generi di alto livello per creare attrattiva di flussi turistici in una stagione solitamente carente di attrattive di spettacolo, con l’obiettivo di creare una mobilità di spettatori provenienti da diverse aree geografiche anche della Sardegna e di coinvolgere trasversalmente un vasto pubblico, dai più giovani ai meno giovani e diversi contesti urbani attraverso una programmazione itinerante oltre che di svolgere attività di promozione della cultura, dei saperi e delle tradizioni della nostra Isola nel mondo». In cartellone anche compagnie e ensembles di spicco del panorama isolano, per valorizzare le realtà più interessanti del territorio regionale e far dialogare artisti provenienti da varie parti del pianeta, per regalare visioni e emozioni.

Tra i protagonisti del XXXIV Festival “Oltre i Confini”, un’icona della musica italiana come Nada in concerto sulla falsariga del nuovo album “La paura va via da sé se i pensieri brillano”, l’attrice e cantante Elena Pau con “Onde”, dal romanzo di Virginia Woolf, sulle note del pianoforte di Ennio Atzeni e del violino di Diego Deiana e Giovanni Carroni con “Su Muru Prinzu” di Paolo Puppa, dalle “Memorie di Orani” di Costantino Nivola, mentre la cantante Diana Puddu e i New Karalis presentano “Meravigliosa Musica”. Un’antologia di “pezzi” comici e omaggi ai maestri con “Chicchi di Riso” di e con Marta Proietti Orzella e con Luca Pauselli alla chitarra, una produzione del Teatro Actores Alidos, mentre è dedicato alle famiglie e a bambine e bambini (di ogni età) “Cammina… cammina… Lucertolina” della Compagnia Fueddu e Gestu, uno spettacolo incantevole e poetico ispirato a una fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu, per riscoprire il fascino della natura.

Sei appuntamenti in cartellone da giovedì 21 settembre fino venerdì 29 settembre tra spettacoli e concerti per un pubblico variegato, amante della prosa e della musica, tra un duplice omaggio a Maria Lai e Costantino Nivola, le canzoni di Nada e un itinerario nella musica leggera italiana, con incursioni nel cabaret e un raffinato recital dedicato a Virginia Woolf.

Inaugurazione in musica giovedì 21 settembre alle 21 con il concerto di Nada, protagonista sul palco en plein air presso la ex Caserma di via Roma n. 30 a Quartu Sant’Elena: la poliedrica cantante, attrice e scrittrice propone dal vivo i brani del disco “La paura va via da sé se i pensieri brillano” (pubblicato da La Tempesta Dischi / Santeria e distribuito da Audioglobe) insieme ai grandi successi e ai pezzi emblematici del suo repertorio.

Viaggio sul filo delle note e delle emozioni, sulle tracce del nuovo album, che inizia con “In mezzo al mare”, intensa e suggestiva ballad, che è quasi un invito a «scegliere di buttarsi», per imparare a «godere delle vita che hai»: «Non possiamo evitare di stare in mezzo al mare, un po’ ci piace, un po’ ci fa paura» afferma l’artista. E poi “Io ci sono”, intrigante affermazione della volontà di esistere, o forse resistere, nonostante tutto, di vivere nel presente: «Io ci sono / e mi tengo forte a un ferro / un bastone per tenere fermo il cuore», “Sorridimi”, una poesia in musica, per chi in una giornata grigia cerca l’antidoto alla malinconia: «sorridimi, qui non passa mai nessuno, ho bisogno di un sorriso, oggi, che mi faccia stare bene… perché ancora ho da danzare, ho ancora da dire da fare… ». E ancora l’ipnotica “Chi non ha”, che mette l’accento sull’egoismo e l’indifferenza («chi non ha non ha e chi ne ha non né da / chi non sa e chi sa e chi sa non glielo dirà»); l’intimistica “Banane city” sull’inquietudine e il dolore, su «quello che ci resta» dopo un ciclone; “Noi resteremo uniti” che capovolge la fine, forse, di un amore grazie al passaggio di un’astronave, mentre risuonano parole  amare, come «sono stanco delle tue lotte, delle tue guerre e tu combatti sempre, per sempre vai da sempre controcorrente». E “Un viaggio leggero” che regala l’idea di un volo al di sopra delle brutture e delle tristezza, l’ammaliante ballad rock “Oscurità” che contiene il verso che dà il titolo all’album, la meditativa e vagamente orientalizzante “Nada yoga” che conduce in un’altra dimensione e la scoppiettante “Tu non mi chiedi mai di me”, che affronta con grazia i silenzi e le parole sospese, «per trovare una ragione a quello che fa male».

Un album in cui «Nada affronta i sentimenti che infuocano la sua anima, con un lavoro di introspezione continuo, ma è anche sferzante nella sua indignazione per un mondo sempre più indifferente e disumano» – si legge nella presentazione –. «Gioia, inquietudine, amore, paura; lo Ying e Yang che alberga in tutti noi, messo a nudo e offerto in un rito laico di condivisione. È riconoscibile, autentica, con testi immediati e senza abbellimenti, che vanno al cuore, all’essenziale».

Il XXXIV Festival “Oltre i Confini” prosegue venerdì 22 settembre alle 21 all’ex Caserma di Quartu Sant’Elena con “Onde” de La Fabbrica Illuminata, dal romanzo di Virginia Woolf, con Elena Pau (voce), Ennio Atzeni (pianoforte, suoi anche gli arrangiamenti musicali) e Diego Deiana (violino): le canzoni di Lucio Dalla e Fabio Concato (e altri artisti) formano la colonna sonora di un racconto incentrato sugli interludi lirici che interrompono la narrazione. “Le onde” descrive le esistenze dei sei amici attraverso dei monologhi, dei soliloqui in cui i personaggi rievocano fatti reali ma anche desideri e sogni: nel recital i frammenti di testo «pensati dall’autrice in prima persona, parlano al passato descrivendo le stagioni della vita attraverso il ritmo transitorio e permanente del sole, della luce, dell’onda, del canto degli uccelli e l’espandersi inevitabile dell’ombra man mano che il sole sorge e tramonta sul mare, sul giardino, in casa, sulle cose».

Viaggio nel fantastico regno della natura sabato 23 settembre alle 18 nel Parco “Andrea Parodi” di Flumini di Quartu con “Cammina… cammina… Lucertolina” di Fueddu e Gestu, da una fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu, nell’interpretazione di Maura Grussu e Nanni Melis, con le musiche scritte ed eseguite dal vivo da Ottavio Farci e Veronica Maccioni e drammaturgia, scene e regia di Giampietro Orrù. La pièce immaginifica (in italiano e in sardo), adatta a un pubblico di grandi e piccini, narra le avventure di una piccola lucertola che gioca e danza tra le pietre fino all’arrivo di un temporale, quando è costretta a cercare rifugio, mentre la placida lumaca rimane tranquilla al sicuro nel suo guscio… e poi una voce chiama e attira la lucertola, verso un segreto tutto da scoprire. La fiaba contiene «una metafora sulla vita e l’arte e sulla possibilità di incontro tra mondi diversi», che diventa in scena «magia di parole, gestualità e musica dal vivo».

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