In un articolo pubblicato oggi dall’Unione Sarda, la Giunta Delunas avrebbe le ore contate. Nello specifico, si ipotizza la volontà dell’assessore regionale agli Enti locali Sanna di voler sciogliere il Consiglio comunale con conseguente nomina di un Commissario. Un provvedimento che l’Amministrazione comunale rimanda al mittente con un comunicato stampa inviato alle testate giornalistiche.
“In merito, si ritiene utile sottolineare che il Consiglio Comunale ha già dato il via libera, nelle sedute del 18 e 19 giugno, a tutti gli atti propedeutici all’approvazione del Bilancio di previsione. Dal Piano Economico Finanziario Servizio Igiene Urbana 2019 all’aggiornamento economico finanziario e azioni progettuali della Programmazione PLUS Anno 2019, dal Piano triennale delle valorizzazioni a alienazioni immobiliari 2019/2021 al Programma triennale delle Opere Pubbliche 2019/2021 ed elenco annuale 2019, dalla determinazione del prezzo di cessione delle aree da destinare alla residenza e attività produttive e terziarie al Documento Unico di Programmazione (DUP) 2019-2021: tutti gli atti sono stati esaminati in Aula e hanno già avuto il via libera.
Pertanto, in seguito alla votazione infruttuosa in merito al Bilancio di previsione, si è già provveduto a riportare il punto all’esame dell’Aula Consiliare. Dopo la prima votazione finita in parità e ufficialmente giudicata ‘infruttuosa’ dal Segretario Generale, la conferenza Capigruppo si è già riunita e ha riconvocato il Consiglio per martedì 2 luglio.
Nel recente passato, nel Comune di Orani l’approvazione del Bilancio si è protratta per mesi, proprio a causa di una votazione infruttuosa, ovvero conclusa in parità, come successo a Quartu. In quel caso la Regione ha opportunamente ritenuto di permettere all’Ente di trovare una soluzione nell’ambito della propria autonomia, senza un’immediata corsa al commissariamento.
Quartu ritiene che la Regione Autonoma della Sardegna debba adottare le stesse procedure per casi analoghi. Ciò che è stato consentito a Orani, che addirittura riconvocò il Consiglio a tre mesi dalla votazione infruttuosa, dovrebbe essere permesso anche alla terza città della Sardegna, i cui cittadini sono meritevoli di autodeterminazione.
Il Consiglio comunale di Quartu Sant’Elena ha il diritto, al pari di tutti gli altri Comuni, di scegliere nell’Aula, nel luogo della Democrazia, in merito al proprio Bilancio, senza accelerazioni volte a cancellare organi eletti dal popolo per consegnare la terza città della Sardegna a un commissario. L’Amministrazione è stata votata democraticamente dai cittadini: è così che si va al governo di un Comune e così anche al governo della Regione Autonoma della Sardegna.”