Quartu. Nella mattinata di ieri, i “Falchi” della Squadra Mobile hanno perquisito una villetta a Quartu Sant’Elena in via Pillai, dimora di due nigeriani, Aimienoho Yli classe ’88 e Iboi Innocent classe’85.
Nel seminterrato è stata rinvenuta debitamente occultata all’interno di una borsa frigo circa 400 grammi di marijuana e la somma di 890 euro. Sempre all’interno dell’appartamento, appartenente ad Aimienoho Yly è stato sequestrato un basco ed una tunica, chiari capi di abbigliamento in uso all’organizzazione criminale nigeriana della “Supreme Eiye Confraternity”, in particolare lo stesso era stato già monitorato nell’indagine sfociata nell’ottobre 2018 in 27 provvedimenti di fermo emessi dalla DDA di Cagliari. L’uomo era un membro della cellula cagliaritana denominata “Calypso Nest”.
La parte retrostante dell’abitazione era stata data in locazione ed adibita ad autorimessa dal pregiudicato Luca Mascia nato a Cagliari classe 1971.
Nel garage erano parcheggiate varie autovetture, una delle quali mancante di vari pezzi di carrozzeria. Questo ha fatto desumere che Mascia potesse occultare qualcosa di illecito all’interno del garage, e considerati i suoi precedenti penali, che custodisse delle sostanze stupefacenti.
All’interno del box vi erano quattro autovetture ed una motocicletta oggetto di furto. Nll’abitacolo di una Land Rover Defender, nella parte posteriore interna sono stati rinvenuti 120,64 grammi di hashish, nell’abitacolo di una autovettura Volkswagen Tiguan c’erano invece tre fucili e un numero notevole di cartucce. Ritrovati inoltre, un passamontagna oltre una Volkswagen Golf risultata provento di furto nel 2017, una FIAT Panda di colore grigio, provento di furto nel 2018, un motociclo BWW K1200 RS provento di furto nel 2011.
La perquisizione domiciliare presso l’abitazione di Mascia, ha portato al rinvenimento di un sistema di puntamento monoculare marca WALTER PS22 idoneo ad essere installato sulle armi rinvenute.
Dopo le formalità di rito Mascia è stato condotto presso la locale casa circondariale mentre i due cittadini nigeriani collocati in regime di arresti domiciliari.
Prezioso è stato il contributo fornito nel corso dell’intera operazione dell’unità cinofila della Guardia di Finanza.