Cagliari. Col 5% in meno rispetto al 2020, la Sardegna è la decima regione italiana (su 20) per tariffa media rifiuti a carico delle famiglie.
In controtendenza rispetto al dato medio nazionale, che vede nel 2021 un rincaro dell’ 1,5%, la Sardegna viene premiata dalla programmazione politica che la Giunta Regionale ha messo in campo negli ultimi due anni per ottimizzare i parametri percentuali di raccolta differenziata. Lo dichiara l’assessore all’Ambiente Gianni Lampis. L’operato virtuoso della nostra Isola emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, sottolinea l’assessore, . L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2020 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.
Con circa il 74%, dice l’assessore, siamo la seconda regione italiana dopo il Veneto con la migliore percentuale di rifiuto differenziato, certamente destinata a migliorare nel corso del prossimo anno 2022. Per raggiungere l’ambizioso obiettivo dell’80% di raccolta differenziata sul territorio regionale, la Giunta ha deliberato la programmazione di 1 milione 315 mila euro a favore dei Comuni richiedenti per il completamento o realizzazione ex novo di ecocentri.
Sono stati stanziati, prosegue Lampis, per i complementi dei centri di raccolta già esistenti 40 mila euro a favore dei Comuni di Masainas, Irgoli, Loceri, Isili, San Nicolò Gerrei, Barumini, Pompu, Riola Sardo, Padru, Ilbono, Villaurbana, Nurri, Siamaggiore, Ozieri, Escalaplano, Modolo, Senorbì e Siliqua. Al comune di Maracalagonis è stato assegnato un finanziamento complessivo di euro 100mila per il completamento degli ecocentri del centro urbano principale e della località balneare Torre delle Stelle.
Sono stati finanziati inoltre i comuni di Armungia, Tortolì, Ussaramanna e Narbolia con 80mila euro ciascuno ed il Comune di Oristano con 120mila euro.