Raid Siria. Russia e Iran “Ci saranno conseguenze”

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L’azione degli Stati Uniti e dei loro alleati in Siria “non resterà senza conseguenze“. L’avvertimento è arrivato dall’ambasciatore russo a Washington,

Anatoly Antonov, dopo i raid condotti dagli americani insieme a britannici e francesi contro obiettivi del regime. “Tutta la responsabilità sta a Washington, Londra e Parigi – ha detto in una nota – Gli Stati Uniti, Paese che ha il più grande arsenale di armi chimiche, non ha il diritto morale di accusare altri Paesi”.

Anche l’Iran ha avvertito che dopo i raid, che condanna “fortemente”, ci saranno “conseguenze regionali”. Secondo quanto si legge sul canale Telegram del portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, “gli Stati Uniti e i loro alleati, senza alcuna prova e prima anche di una presa di posizione dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), hanno condotto questa operazione militare contro la Siria e sono responsabili delle conseguenze regionali di questa azione avventurista”.

La contraerea siriana ha opposto resistenza al bombardamento missilistico, una parte significativa dei missili è stata abbattuta prima di raggiungere gli obiettivi, riferisce il ministero della Difesa della Federazione Russa.

“La contraerea siriana ha condotto una battaglia antiaerea, una parte significativa dei missili da crociera e dei missili aria-terra sono stati abbattuti mentre si avvicinavano agli obiettivi”, si afferma nel comunicato del dicastero militare russo.

Le armi della contraerea siriana S-125, S-200, Buk e Kvadrat, prodotte più di 30 anni fa nell’URSS, sono state coinvolte nel respingere l’attacco delle forze occidentali, riferisce il ministero della Difesa russo.

Si osserva che i raid sono stati compiuti da due navi della Marina degli Stati Uniti nel Mar Rosso, dagli aerei tattici nel Mediterraneo, così come dai bombardieri strategici americani B-1B di el-Tanf.

Le unità di difesa aerea russe in Siria non sono state impiegate per abbattere i missili degli Stati Uniti e dei loro alleati sparati contro strutture civili e militari siriane, ha comunicato il ministero della Difesa russo.

“Le unità di difesa aerea russe nel territorio della Repubblica Araba Siriana non sono state usate per respingere gli attacchi missilistici”, si afferma nel comunicato.

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