A due mesi e mezzo dal Rally dei Nuraghi e del Vermentino, gli organizzatori della Rassinaby Racing sono pronti a svelare le significative novità che, il 25-27 ottobre prossimi, caratterizzeranno una 21ª edizione che si preannuncia ricca di emozioni. Dopo gli ottimi risultati registrati negli anni precedenti, anche nel 2024 la manifestazione potrà vantare la pregevole tripla titolazione tricolore, che renderà la gara basata a Berchidda ancora valida per il Campionato Italiano Rally Terra, per l’Italiano Rally Terra Storico e per l’Italiano Cross Country Ssv. Il rally moderno e storico saranno validi anche per i rispettivi Campionati Regionali Delegazione Sardegna Aci Sport. Come nel 2023, la base logistica della manifestazione sarà il comune di Berchidda, che ospiterà partenza, arrivo, parco assistenza, verifiche, direzione gara e sala stampa. Le novità sostanziali riguardano il percorso, che non è stravolto ma registra cambiamenti considerevoli. Partenza alle 13.30 di venerdì 25 ottobre da Piazza del Popolo, che alle 15 di sabato 25 ospiterà anche l’arrivo e la cerimonia di premiazione. Lo shakedown e la qualifying stage, introdotta nel regolamento federale nel 2024, si disputeranno in territorio di Berchidda, lungo un tratto stradale mai impiegato in precedenza e su cui al momento si stanno effettuando delle modifiche per ampliare la carreggiata. Il percorso, che sfiora gli 80 chilometri cronometrati, prevederà tre speciali da ripetere due volte. Nella giornata di venerdì 25 ottobre, in programma il doppio passaggio sulla new entry Tula-Erula, che avrà una lunghezza di oltre 11 chilometri. “La prima prova sarà un inedito per noi. Riprendiamo parte del tracciato della speciale Tula del Rally Italia Sardegna, round tricolore del Mondiale Wrc, ma applicheremo diverse modifiche. Di questa speciale ostica, impiegheremo il tratto più spettacolare, ma al contempo quello col fondo più buono” precisa Pietro Calvia, presidente della Rassinaby Racing. La nuova prova di Tula-Erula non manda in pensione nessuna delle speciali impiegate lo scorso anno. “Abbiamo deciso di disputare la prova di Tula il venerdì e di inserire nel programma della seconda giornata quella che prima era la nostra speciale d’apertura, la Filigosu. Stavolta, però, la speciale di Oschiri verrà unita alla prova di Pattada, andando così a creare una speciale della lunghezza di ben 20 chilometri. Credo che questa si rivelerà la perla del Rally dei Nuraghi e del Vermentino 2024, una prova di 20 chilometri non è uno scherzo”, ha aggiunto il presidente Calvia. La giornata di sabato 26, oltre al doppio passaggio sulla speciale Pattada-Oschiri, prevederà anche la doppia tornata sulla Alà dei Sardi-Buddusò, che porterà i concorrenti su un altro grande classico del territorio, Monte Lerno, stavolta lungo un tracciato di quasi 7 chilometri di lunghezze, lievemente accorciato rispetto a quello dell’edizione 2023. “Alcune settimane fa abbiamo avuto l’ispezione del supervisore federale, che ha compiuto il sopralluogo del percorso. E adesso continuiamo il lavoro iniziato già da diversi mesi per arrivare pronti all’appuntamento. La nuova data, che rispetto al consueto metà settembre ci vedrà gareggiare a fine ottobre, è l’ideale: evitiamo la concomitanza con la vendemmia, visto che siamo la terra del Vermentino, e non incorriamo nelle problematiche dei trasporti tipiche dell’alta stagione”, ha commentato l’organizzatore Pietro Calvia. “Avevo già dichiarato che puntiamo al Ciar. A titolo personale, posso dire che un Campionato Italiano Assoluto avrebbe bisogno anche di gare su terra, quindi, se occorre, noi ci siamo. Sono contento delle novità introdotte sul percorso e del lavoro che l’associazione sta portando avanti. Anche quest’anno la parte sportiva sarà affiancata da eventi di promozione del territorio, nelle prossime settimane sveleremo i dettagli”.
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