A pochi passi dalla scadenza dei termini per la presentazione delle domande per il Reddito di inclusione sociale, il sistema si scopre già inadeguato. La Regione – con una delibera approvata a giugno – ha emanato le linee guida per l’accesso al sostegno economico, ma si sono aggravate le procedure per gli uffici comunali impegnati nel servizio sociale. L’allarme è stato lanciato dal capogruppo dell’Udc in Consiglio Regionale Gianluigi Rubiu con un’interrogazione urgente all’assessore Arru: “Non si semplifica, ma si produce burocrazia – spiega l’esponente dei moderati – con un processo macchinoso e non lineare”.
Una situazione che ha determinato una petizione urgente per correggere le eventuali incongruenze: “Una questione logica – dice il consigliere – I servizi sociali inglobati nei diversi Comuni isolani, già appesantiti da altri compiti, non riescono a fronteggiare i casi di povertà sempre più numerosi, con un contrasto tra le diverse misure che porterebbe alla continua revisione delle graduatorie”.
Un primo accoglimento delle istanze è stato recepito con l’estensione dei tempi di chiusura per le pratiche al 17 settembre: “Un intervallo non sufficiente a concludere la procedura – conclude Rubiu – per questo si chiede che la Regione sposti ulteriormente i termini almeno sino al 31 ottobre. Troppe inconvenienti infatti frenano l’attività degli uffici comunali, con ricadute negative sulle fasce deboli della popolazione”.