“Nella discussione e nella polemica politica ci sono limiti che nessuno, men che meno chi ricopre importanti incarichi istituzionali, deve superare e i toni volgari e sguaiati con cui il presidente della Regione Lombardia ha attaccato la presidente della Sardegna Alessandra Todde vanno oltre quei limiti”: lo hanno detto i segretari generali della Cgil Sardegna Fausto Durante e della Cgil Lombardia Alessandro Pagano in riferimento a quanto affermato stamattina dal presidente Fontana.
“Si può non essere d’accordo con la scelta della maggioranza di governo in Sardegna di promuovere il referendum sull’autonomia differenziata – hanno aggiunto i segretari – ciò che è intollerabile è che si qualifichi questa scelta come “battaglia squallidamente politica per ottenere qualche misero consenso”.
Secondo la Cgil Lombardia e Sardegna con queste affermazioni il presidente Fontana dimostra di non comprendere le ragioni per le quali la presidente Todde e la Sardegna difendono il carattere peculiare e speciale dell’Autonomia sarda, insistono sulla condizione di insularità come elemento specifico del divario e delle difficoltà dei cittadini e dell’economia dell’Isola, registrano le conseguenze negative che la legge Calderoli produrrebbe per la Sardegna, il Mezzogiorno, l’intero Paese.
“Il nervosismo del presidente Fontana, l’alzare i toni contro il referendum abrogativo della legge Calderoli, le annunciate crepe nei partiti di governo dimostrano che la partita è aperta” concludono Alessandro Pagano e Fausto Durante sottolineando che “il referendum si farà, i cittadini potranno esprimersi, l’autonomia differenziata in salsa leghista potrà essere abrogata. Per questo come Cgil lavoreremo insieme, dal Nord al Centro, dal Sud alle Isole, per una sola Italia”.