La Corte costituzionale dice no al quesito referendario sull’eutanasia legale.
La Consulta lo ritiene inammissibile perché “a seguito dell’abrogazione, ancorché parziale, della norma sull’omicidio del consenziente, cui il quesito mira, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili”.
La sentenza che ha bocciato l’ammissibilità del referendum denominato “Abrogazione parziale dell’articolo 579 del Codice penale (omicidio del consenziente)” sarà depositata nei prossimi giorni.
Cappato: “Brutta notizia, avanti con altri strumenti”
“Questa per noi è una brutta notizia, è una brutta notizia per coloro che subiscono e dovranno subire ancora più a lungo sofferenze insopportabili. Una brutta notizia per la democrazia”. Così Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni. “Sull’eutanasia proseguiremo con altri strumenti, abbiamo altri strumenti. Come con Piergiorgio Welby e Dj Fabo. Andremo avanti con disobbedienza civile, faremo ricorsi. Eutanasia legale contro eutanasia clandestina”. (TGcom24)