CAGLIARI POST

Renzi come Erdogan

Italian Prime Minister Matteo Renzi looks on during a meeting at the Capitol Hill in Rome, Italy, May 5, 2016. REUTERS/Max Rossi/File Photo

Alessandro Sallusti come si sa è poco tenero con Renzi ma stavolta rischia veramente di diventare l’unica voce libera di una Italia sempre più alla deriva. Ecco il suo editoriale, dove spiega, dal suo punto di vista, ciò che il Presidente non eletto da nessuno sta tentando di fare per spianare la strada al SI al referendum costituzionale che gli permetterebbe di andare avanti ancora per qualche tempo anche se solo contro tutti. 

“Così Matteo Renzi ha aspettato di imbarcarsi sull’aereo che lo porterà in Brasile per la cerimonia di inaugurazione dei giochi olimpici per dare il via libera al killer materiale di Bianca Berlinguer, il dg della Rai Campo Dall’Orto. L’agguato per fare fuori la direttrice del Tg3 scatterà stasera, al massimo domani. È lei l’ultimo tassello dell’epurazione in stile Erdogan con cui il premier ha preso il pieno controllo della tv di Stato, quella per intenderci del canone obbligatorio in bolletta.

Così domani, quando sarà avvicinato dai giornalisti sotto il sole di Rio, Renzi potrà recitare la sua parte preferita, quella del finto tonto: «La Berlinguer? Io non mi occupo di Rai, sono qui a omaggiare le eccellenze sportive italiane». Palle, come sempre, perché il premier si è occupato di comprare l’informazione, pubblica e privata, di sinistra e di centrodestra, fin dal giorno del suo insediamento. E ha curato personalmente anche quest’ultimo blitz, scattato non a caso i primi di agosto, quando giornalisti, sindacati e opinione pubblica sono sotto l’ombrellone e non hanno certo voglia di indignarsi in difesa della libertà dell’informazione.

Ovvio, non è che gli italiani si debbano stracciare le vesti per il destino di Bianca Berlinguer, brava quanto faziosa giornalista. È che tra un monito e un tuffo in mare certo sfugge che con lei viene meno l’unica voce critica sul governo che da sinistra ancora aveva una minima eco. Così adesso la strada è spianata e alla ripresa potrà partire in grande stile la campagna (paghiamo noi, ovviamente) per convincere gli italiani a votare «sì» al referendum sulla riforma-truffa del Senato. Sarà la madre di tutte le battaglie – Renzi ha legato il suo destino al risultato – e l’uomo non ha lasciato nulla al caso. Silenziare il fronte del «no», soprattutto quello di sinistra, era obiettivo primario. Per questo ha chiuso Ballarò di Giannini, Virus di Porro, ridimensionato Bruno Vespa, fatto cacciare Maurizio Belpietro da Libero e convinto per interposte persone Vittorio Feltri a cambiare idea rispetto a quello che scriveva su questo giornale. Sarà una bella battaglia. Se Bianca Berlinguer vorrà partecipare sarà ospite gradita.”

Fonte: il giornale188090643

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