Quando il Pd ha messo a punto l’Italicum, l’Italia usciva dalle elezioni europee che avevano consegnato a Renzi quasi il 40% dei voti. Per questo un sistema elettorale a doppio turno con il premio di maggioranza alla lista vincitrice, sembrava il modo migliore per assicurarsi altri cinque anni di governo con un’ampio reggimento di parlamentari fedeli. Ma ora tutto è cambiato, le amministrative hanno dimostrato che con i ballottaggi a vincere sono i candidati a Cinque Stelle. E ora l’Italicum sembra inadeguato a far vincere le prossime elezioni politiche al premier, tanto che vuole cambiarlo per frenare l’avanzata grillina. Un cambiamento prospettato anche dal centro destra fortemente penalizzato, destinato a restare fuori dai giochi non avendo al suo interno un partito delle dimensioni di Pd e di M5S Così dai cassetti del Parlamento esce una vecchia proposta di legge perfetta per risolvere il problema a Cinque Stelle.
La nuova ipotesi di legge elettorale
La proposta di legge che il Pd sta pensando di riesumare ha due novità fondamentali. La prima, che il premio di maggioranza finirebbe alla coalizione e non alla lista. In questo modo, il Pd potrebbe apparentarsi con altri partiti per vincere. Cosa che il M5S è sempre stato restio a fare. La seconda, riguarda l’astensione: il ballottaggio sarebbe valido solo se al voto andasse il 50% degli elettori. Cosa non scontata con l’attuale disinteressamento dei cittadini italiani al voto. In conclusione l’italicum, così voluto e amato da Renzi se non viene modificato, può diventare l’arma per il suo suicidio politico
Giorgio Lecis