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Repressione e violenza privata per chi rifiuta il vaccino

Mai come in questo periodo la realtà è stata così distante dalla narrazione: invece di fermare le campagne vaccinali di fronte alla marea di effetti avversi segnalati che sono una piccola parte di quelli reali e alla evidenza della scarsa efficacia dei preparati che sono stati di fatto imposti con la menzogna alle popolazioni, si prosegue imperterriti nelle punture di massa .

Anzi una cricca politica ormai impresentabile  che in Europa è rappresentata da Macron, un personaggio sinistro di straordinaria opacità dietro l’immagine ufficiale la cui reale storia non è stata finora nemmeno sfiorata, un tiranno che soffoca con la violenza il dissenso in Francia, insiste su restrizioni persino dell’ingresso nei bar e nei ristoranti tentando di creare un obbligo vaccinale di fatto  sovvertendo completamente non solo ogni residuo di libertà, ma anche ogni razionalità. Proprio questo squilibrio incommensurabile tra verità e menzogna, tra realtà e narrazione è la prova palmare palmare della mistificazione che peraltro in Italia è diventata conclamata con il rifiuto di dare i numeri di coloro che si sono infettati dopo essersi vaccinati. Sono metodi nazisti non medicina.  Come si faccia in queste condizioni a pompare le vaccinazioni attraverso ogni tipo di restrizioni della libertà non è più un fatto che riguarda la sanità perché non c’è nemmeno il tentativo di comprendere a fondo la situazione soprattutto cosa provochi il dilagare dei casi di trombosi e coaguli di sangue: qui si vuole soltanto vendere un prodotto a qualsiasi costo per gli altri.  E se questo fino all’altro ieri era un vizio costante delle grandi multinazionali del farmaco adesso è diventato anche un’attitudine di poteri pubblici completamente comprati.

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