Migranti – La politica migratoria decisa da Bruxelles e sostenuta dalla Merkel e dal suo nuovo sodale francese, Emmanuel Makron (il figlioccio dei Rothshild), viene aspramente contestata in Europa da un gruppo di paesi dell’Est fra cui la Polonia, la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Repubblica Slovacca. Una “sgradevole” sorpresa per Jean Claude Junker, per Donald Tusk e per la stessa Angela Merkel che premevano per fare approvare a tutti i paesi della UE il loro piano di ricollocamento dei migranti.
In particolare ll ministro dell’Interno polacco, Mariusz Blaszczak, ha annunciato che i governi di Polonia, di repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, hanno rifiutato qualsiasi sanzione imposta da Bruxelles ai Paesi che non accettano le quote di rifugiati- ovvero di richiedenti asilo- che ad ondate di decine di migliaia al mese stanno invadendo le coste dell’Italia – ed ha insistito nel criticare la decisione della Commissione Europea sostenendo che questa avrà un effetto opposto a quello dichiarato. Entrando nel merito della questione il polacco Blaszczak ha dichiarato che il sistema di ricollocamento dei richiedenti asilo produrrà un effetto ‘chiamata’ invogliando i trafficanti ad incentivare i trasferimenti di masse di africani, senza alcun diritto d’accoglienza in Europa, i quali arriveranno in misura crescente attratti dalle agevolazioni offerte da parte della UE: alloggio, pasti gratis, piccola mancia giornaliera, documenti e diritti. I Governi dei paesi dell’Est hanno messo l’accento su due questioni fondamentali:
A) il rispetto della propria sovranità, non accettando le imposizioni da parte di Bruxelles,
B) la difesa del proprio assetto sociale e della propria cultura nazionale che sarebbe fortemente pregiudicata per l’arrivo di masse di migranti appartenenti a culture estranee e non facilmente compatibili con quella europea.
Questione dimostrata anche da molteplici fatti di cronaca avvenuti negli ultimi anni che hanno colpito vari paesi europei, dalla Francia a Belgio, alla Germania, alla Gran Bretagna ed alla Svezia, e che hanno dimostrato il rifiuto di integrarsi di buona parte di questi migranti.
In altre parole i polacchi, gli ungheresi, gli slovacchi ed i cechi dicono all’Europa: “se a voi piace di farvi invadere da masse di africani, nord africani ed asiatici per offrire loro pasti gratis, alloggio gratuito e benefici vari, senza che ne abbiano diritto, è affare vostro ma non cercate di coinvolgerci perchè noi non accettiamo questa imposizione. Se voi volete il multiculturalismo ed il meticciato come vostra suprema aspirazione (dei governi) noi lo rifiutiamo e ci occupiamo prima di tutto della nostra gente”. Gli africani bisognosi preferiamo aiutarli a casa loro.
Queste chiare parole che sono state pronunciate e scritte da vari esponenti politici e commentatori di questi paesi hanno lasciato “di stucco” i tecnoburocrati della UE e molti dei politici italiani afflitti da “mondialismo acuto”, come la Boldrini, Grasso, Mattarella, Gentiloni, Renzi, Pisapia la Bonino, ecc..
Alcuni di questi in particolare si sono detti “indignati” nel sentir pronunciare posizioni così nette di rifiuto della loro ideologia cosmopolita e globalizzatrice.