Dopo due anni di pandemia dove la teca di Sant’Ignazio e’ rimasta precauzionalmente a
Cagliari e’ arrivato il nulla osta da parte delle Autorità religiose e civili per il rientro del
Santo nel comune di Laconi.
Ed e’ cosi’ che il Sindaco Salvatore Argiolas appartenente alla Polizia Penitenziaria, con
sentimento di orgoglio ed appartenenza ha pensato di chiedere l’accompagnamento del
Santo proprio alla Polizia Penitenziaria, idea che e’ piaciuta non solo all’Amministrazione
comunale. Incredibilmente pero’ la richiesta presentata da piu di un mese ha avuto
riscontro due giorni prima dell’evento, lasciando all’Amministrazione comunale
l’amarezza non solo per il diniego ma per la mancanza di correttezza dovuta all’invio di
un riscontro spudoratamente tardivo.
A renderlo noto il segreterio generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della
Sardegna Michele Cireddu che aggiunge:…” Non solo c’e’ stata la distruzione delle
relazioni sindacali: Ci sono Direzioni che violano in maniera eclatante i diritti del
personale, le sanzioni disciplinari sono comminate nei confronti degli Agenti con
frettolosità per situazioni che non rappresentano l’estrema ratio e, per questo, i tempi dei
procedimenti guarda caso, sono sempre celeri, inoltre nonostante le ripetute
rassicurazioni non si e’ mai riusciti a modificare un protocollo di intesa regionale ormai
risalente al 2011 e non piu’ adeguato alle reali necessità del personale e degli Istituti. Vi
e’ di piu’ , la commissione arbitrale regionale, organo deputato a giudicare le violazioni
messe in atto dalle Direzioni nonostante diverse richieste di convocazione e’
praticamente sparita.
Ora veniamo addirittura a scoprire che nonostante la volontà del Sindaco di Laconi, di
affidare l’accompagnamento di Sant’Ignazio alla Polizia Penitenziaria, dopo grandi sforzi
per riportare il Santo nel proprio comune, arriva un incredibile diniego da parte del
Provveditorato per non precisate esigenze di servizio.
Sembra davvero che l’impiego di un auto di servizio con due unità possa destabilizzare
queste gravose esigenze di servizio, siamo allibiti, delusi ed amareggiati. Non solo sono
scomparse le giornate della legalità che vedevano protagonisti i cinofili della Polizia
Penitenziaria nelle scuole di ogni ordine e grado, ora si impedisce di valorizzare
l’immagine del Corpo anche negando l’accompagnamento di uno dei Santi piu’ importanti
della regione nel Suo rientro a casa.
Siamo dispiaciuti e ci scusiamo per questa pessima figura, non voluta di certo dalla
Polizia Penitenziaria, ci dispiace per il Sindaco, per l’Amministrazione e per tutti i cittadini
di Laconi ma ci dispiace anche per i nostri Poliziotti che avrebbero certamente brillato
davanti ad un occasione cosi’ importante.
Possiamo tranquillamente affermare che gli Agenti di Polizia Penitenziaria, se non ci
fossero le autorizzazioni necessarie, avrebbero assicurato l’accompagnamento del Santo
anche liberi dal servizio, per devozione al Santo e per rispetto e gratitudine rispetto alla
scelta fatta dalla comunità di Laconi nei confronti di un Corpo di Polizia che, nonostante
le difficoltà che affronta quotidianamente, ha sempre dimostrato affidabilità e grande
capacità professionale.