Il Comune di Nuoro taglia la Tari. Un taglio delle tariffe Tari per le utenze domestiche e non domestiche pari al 25%, grazie all’utile di esercizio di 360mila euro registrato dalla società della raccolta dei rifiuti “è-Comune”.
Il sindaco in carica Andrea Soddu spiega la decisione:
– Possiamo definire quella di oggi (ieri, NdR) una data storica per il Comune, i cittadini e le imprese di Nuoro. Portiamo a compimento un percorso iniziato nel 2015 quando, scontrandoci con la resistenza di tanti, abbiamo deciso di tagliare i ponti con il passato e creare la società in house di raccolta rifiuti “è-comune”. Ora raccogliamo i frutti di quella scelta, grazie alla quale abbiamo diminuito le spese di gestione e reso efficiente la raccolta differenziata da parte dei cittadini, che nel corso di questi anni si sono dimostrati virtuosi e responsabili. Le difficoltà economiche causate dalla pandemia hanno messo, e stanno ancora mettendo, a dura prova famiglie e commercianti. Fin dall’inizio ho sempre affermato che laddove il Comune fosse potuto intervenire per venire in loro aiuto, lo avrebbe fatto. Come lo abbiamo fatto in tanti ambiti, lo avremmo fatto fin da subito anche sulla Tari, ma prima doveva essere approvato il bilancio di “è-comune. Non appena a luglio è arrivato il via libera, abbiamo subito disposto che l’enorme utile di esercizio ottenuto fosse in gran parte destinato alla riduzione della tassa sui rifiuti, come prevede lo statuto della società da noi approvato.
Per fare qualche esempio pratico, nel periodo compreso tra il 2014 e il 2020 la tariffa Tari relativa a un’abitazione di 100 metri quadri con 1 componente familiare è passata da 204 a 149 euro, con 4 componenti familiari da 437 a 341.
Prendendo ad esame lo stesso periodo temporale, la spesa per un bar di 100 metri quadri è scesa da 1561 a 966 euro, per ristoranti e trattorie da 2086 a 1285, per esercizi commerciali di generi alimentari, quali supermercati, macellerie, panifici con locali di 200 mq, la tassa 2020 è di 1178 euro, contro i 1912 del 2014, mentre se la superficie è di 100 mq si pagheranno 589 euro, a differenza dei 956 del 2014.
I negozi di abbigliamento, calzature, le librerie dovranno versare 321 euro, ossia 200 euro in meno.
Significativa anche la riduzione per gli Studi Professionali che passano dai 551 euro del 2014 ai 180 euro attuali. Per quanto riguarda le scadenze delle rate, il Governo aveva previsto lo slittamento al 31 luglio scorso nell’ambito delle misure di sostegno per l’emergenza Covid, sempre su proposta della Giunta, il Consiglio ha un ulteriore rinvio al 15 novembre per il pagamento della prima rata (o della rata unica) e al 15 dicembre, 15 gennaio e 15 febbraio per le restanti rate. Il taglio deliberato oggi andrà a sommarsi con quello di un ulteriore 25% che tutti comuni italiani metteranno in atto non appena saranno stanziate le risorse messe a disposizione dallo Stato.