Cagliari. La commissione autonomie del consiglio regionale ha approvato l’articolato del testo unificato di riforma degli enti Locali della Sardegna.
La legge prevede 6 province e due città Metropolitane (Sassari e Cagliari, composte rispettivamente da 66 e 72 comuni). Nel nuovo assetto non ci saranno più le province di Sassari e del Sud Sardegna, mentre tornerà la provincia dell’Ogliastra, del Medio Campidano, della Gallura e del Sulcis-Iglesiente, oltre alle province di Nuoro e Oristano.
Il testo dovrebbe approdare in Consiglio a fine agosto o a settembre.
Il nuovo assetto comprenderà le province di Gallura (nuova istituzione, 26 Comuni), Nuoro (53), Ogliastra (nuova istituzione, 22), Oristano (87), Medio-Campidano (nuova istituzione, 28) e Sulcis-Iglesiente (nuova istituzione, 23), e le città Metropolitane di Sassari (nuova istituzione, 66 Comuni) e Cagliari (72). Come già scritto si prevede l’estinzione delle province di Sassari (sostituita dalla Città metropolitana) e del Sud Sardegna. Nuoro passa da 52 a 53 Comuni, comprendendo anche Seulo che attraverso referendum aveva scelto di passare dal Sud Sardegna a Nuoro.
Una riforma che restituisce ai territori voce e competenze e che riavvicina i cittadini alle Istituzioni. Il Presidente della Regione Christian Solinas commenta con soddisfazione il via libera alla riforma degli Enti Locali, varata dalla Commissione Autonomia con un segnale, dice il Presidente, di forte unità tra le forze politiche di maggioranza, che hanno trovato un accordo solido su un testo di grande valore. La riforma, prosegue il Presidente Solinas, produrrà effetti positivi non solo per le grandi aree urbane ma anche per i territori e le comunità dell’interno, con una maggiore partecipazione e un vero decentramento di rappresentanza e servizi. Il testo, precisa il Presidente viene incontro anche alle giuste rivendicazioni avanzate da Sassari, che sarà Città Metropolitana, e da Cagliari, che amplia notevolmente la propria rappresentanza, in un disegno istituzionale di grande respiro che tiene conto di fattori demografici, storici, culturali. Questa riforma, dice ancora il Presidente Solinas, é uno dei cardini del disegno complessivo di ammodernamento e razionalizzazione degli Enti Locali, che troverà pieno compimento con una rivisitazione complessiva della stessa macchina regionale.
Frutto di un lungo confronto con le realtà locali e territoriali, la riforma, sottolinea l’Assessore Quirico Sanna, è espressione della volontà di partecipazione dei territori, ed è uno strumento efficace per ottimizzare le risorse, anche mediante future e volontarie adesioni a forme di unione tra Province. Vogliamo portare in Aula la riforma dopo Ferragosto, conclude l’assessore, per dare in tempi rapidi nuove energie e nuovi strumenti di partecipazione democratica alle nostre comunità.