Riforma sanitaria. Luigi Arru: “Basta con le balle!!”

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Tutti contro la riforma sanitaria portata avanti dall’Assessore Luigi Arru durante la Giunta Pigliaru e l’Assessore durante il suo tour elettorale fa il punto, spiega le sue scelte e chiede un dibattito pubblico con i candidati Presidenti:

Tra il dire e il fare, c’è di mezzo il saper fare. Abbiamo abolito i privilegi di pochi per assicurare i diritti di tutti.  Sono appena rientrato da un tour elettorale a Ottana e Austis, dove, come spesso succede nei nostri paesi, si viene invitati al bar, che diventano dei luoghi importanti della campagna elettorale.  Proprio in questi posti, durante la solita chiacchierata tra amici, mi sono reso conto che del lavoro fatto in questi anni dall’assessorato alla Sanità si conosce poco e solo i luoghi comuni. Ho provato a spiegare che la Giunta Pigliaru ha evitato il commissariamento della Regione Sardegna per il disavanzo lasciato in eredità dalla precedente giunta di centro destra. Commissariamento che avrebbe portato a un aumento delle tasse regionali; blocco totale del turn over; tickets sui farmaci (la Sardegna è una delle regioni che non applica il ticket). Tutte le azioni sarebbero state decise dal Commissario ad Acta e questo avrebbe significato: chiusura di molti ospedali sardi di piccole medie-dimensioni, come Tempio, Ozieri, Ghilarza, Iglesias. Ho spiegato che la Giunta Pigliaru non ha chiuso nessun ospedale ma utilizzato tutte le deroghe possibili. I problemi attuali degli ospedali sardi sono legati ad una mancanza di numerosi specialisti, carenti in tutta Italia. La Giunta Pigliaru ha riportato i conti nella norma, senza incidere sulle tasche dei sardi, e ha avviato riforme necessarie richieste da anni, ristrutturando ospedali vecchi e non a norma, investendo in attrezzature moderne, assumendo e stabilizzando oltre 1000 lavoratori. Ho anche spiegato che non conosciamo i nomi delle persone assunte perché rispettiamo i diritti sociali, non ci piace contare sugli interinali, come hanno fatto i predicatori di moralità. Abbiamo ridato legittimità ai bandi per acquistare farmaci e dispositivi, interrompendo vergognose proroghe fatte senza bandi. Tra il dire e il fare, c’è di mezzo il saper fare! Abbiamo tolto i privilegi di pochi per assicurare i diritti di tutti. Le persone che sto incontrando in questa campagna elettorale quando spiego loro cosa ha fatto il mio assessorato si ricredono. Basta con le balle!! Perché i candidati, Presidenti o meno, non mi onorano di un dibattito pubblico mediato da direttori di giornali o televisioni? Io sono disponibile in qualunque momento.

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