Due giorni speciali dedicati a “Rimas, sonus e cantzonis”, rassegna stabile che mette al centro la poesia sarda in scena in tutte le sue varianti, in un continuo dialogo tra presente e passato. Due giorni di poesia, ma anche di musica, incontri, presentazioni di libri e mostre. Un autentico viaggio immersivo nella più antica forma di espressione vocale sarda, in compagnia dei protagonisti e delle protagoniste più interessanti e originali dell’Isola.
Questa in sintesi l’anima di Rimas, sonus e cantzonis, terza edizione della rassegna ideata dall’associazione S’Ardmusic con la regia di Ambra Pintore – e il contributo dell’Assessorato Regionale al Turismo della Sardegna – in scena al Teatro Massimo di Cagliari da giovedì 31 ottobre a venerdì 1 novembre.
A dare voce alla storia linguistica dell’Isola saranno alcune tra le formazioni di cori a tenore più note, distintesi sia per il particolare traju vocale nell’interpretazione dei versi storici dei grandi poeti, sia per la scrittura originale che tratta temi attuali della società sarda. In dialogo con la più antica forma di espressione vocale ci saranno, di volta in volta, in seno a vari eventi tematici, i suoni delle launeddas e dell’organetto, le voci femminili, la coralità delle polifonie maschili e femminili, cantautori e cantautrici.
Per due giorni il Massimo di Cagliari, si trasformerà in una vera e propria vetrina della tradizione culturale isolana, permettendone la divulgazione, la conoscenza e la spettacolarizzazione in un periodo come quello attuale lontano dalla concentrazione dei cartelloni estivi e capace al contempo di attirare appassionati e turisti da tutta Italia e Europa.
La sfida è quella di mettere al centro la poesia, grazie alla quale un tempo si comunicavano notizie di attualità, si rifletteva sulle questioni sociali, ci si svagava e ci si riuniva in attesa della parola dei cantadoris portatori di verità e fantasie. Oggi la società moderna li ha sostituiti coi mezzi di comunicazione di massa e la poesia, persa la sua funzione di narrazione, sta lentamente uscendo di scena. Rimas, oggi e sempre, viaggia in direzione ostinata e contraria.