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 Ripartono le attività chirurgiche negli ospedali di Bosa e Ghilarza

Dopo due anni di sospensione, causata dall’emergenza Covid-19, l’attività chirurgica negli ospedali Mastino di Bosa e Delogu di Ghilarza è pronta a ripartire.

«In questi mesi abbiamo lavorato, e stiamo lavorando, per tornare gradualmente alle attività ordinarie, così da garantire alla popolazione del Guilcier e della Planargia, che si prepara ad affrontare i flussi turistici estivi, una risposta sanitaria più efficace e completa – afferma il direttore generale della Asl di Oristano Angelo Serusi – Il ripristino della chirurgia programmata è, in questo senso, un passo in avanti importante che porta la firma non solo della direzione strategica, ma di tutti gli operatori sanitari che hanno fortemente voluto tornare in sala operatoria per fornire in loco questo servizio ai cittadini».

Il blocco degli interventi programmati, disposto nel marzo 2020 per mettere in sicurezza pazienti e strutture ospedaliere, si è protratto per la necessità di riconvertire e impiegare il personale della Chirurgia nei reparti Covid e pronto soccorso, unità operative più direttamente coinvolte nella gestione dalla pandemia. I nosocomi hanno dovuto, in questi due anni, fare i conti con un significativo ridimensionamento delle attività chirurgiche, concentrato per lo più sulla gestione delle urgenze.

«Attualmente, anche grazie a una situazione epidemiologica meno pressante sul versante delle ospedalizzazioni Covid, è possibile ripartire con la chirurgia programmata nei presidi di Bosa e Ghilarza – dichiara il direttore sanitario della Asl di Oristano Antonio Maria Pinna – Al Mastino abbiamo creato le condizioni per poter restituire i chirurghi alla loro attività ordinaria già nell’immediato. Dal prossimo giugno questo accadrà anche per l’ospedale Delogu, dove si ripartirà con gli interventi programmati».

«La  progettazione dello staff di direzione, unita al desiderio degli operatori sanitari del territorio di riappropriarsi del proprio ruolo e della propria vocazione nei due presidi, ci ha permesso di allestire un modello assistenziale di riavvio\ delle attività chirurgiche più richieste in provincia: day surgery (intervento chirurgico effettuato in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno), one day surgery (ricovero in day surgery che prevede il pernottamento del paziente per atti chirurgici più complessi), chirurgia ambulatoriale, diagnostica chirurgica endoscopica e vascolare» spiega il coordinatore dell’Ufficio per l’integrazione ospedale-territorio Alessandro Baccoli. 

Nel presidio di Bosa, oggi 19 maggio, saranno nuovamente operativi i ricoveri e gli interventi in day surgery e saranno potenziati quelli di chirurgia ambulatoriale, endoscopia chirurgica, ecocolordoppler, proctologia. Una ripresa, questa, resa possibile dal rafforzamento dei turni del Pronto Soccorso, tale da poter riportare i chirurghi anche alle attività di sala operatoria.

Un analogo riavvio è in programma a giugno all’ospedale Delogu di Ghilarza e riguarderà le attività di day surgery chirurgico, urologico e ortopedico (chirurgia della mano), della diagnostica ecocolordoppler e flebologica e dell’ambulatorio Alzheimer. Sempre al Delogu è prevista, a partire dal mese prossimo, l’apertura del day hospital epatologico, dell’ambulatorio controllo pace maker e dello scompenso cardiaco, dell’ambulatorio celiachia e malattie infiammatorie croniche, in sinergia con gli specialisti del San Martino di Oristano.

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