Il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, che sta seguendo dalla scorsa notte l’evoluzione dell’emergenza incendi in corso in Sardegna. Parla dell’emergenza sarda all’Agi:
“Nella provincia di Oristano”, dice Sibilia, “sta per essere attivata la dichiarazione di emergenza a seguito degli incendi boschivi in atto. A coadiuvare il dispositivo nazionale aereo di lotta antincendio, composto da otto Canadair, tutti operanti al momento nella Regione Sardegna, sono in arrivo dalla Francia, nell’ambito del meccanismo europeo di protezione civile, i rinforzi di due Canadair, con equipaggio di 10 piloti e 15 tecnici, che faranno base ad Alghero”.
Il fronte del fuoco è vasto, sta distruggendo tutto il Montiferru e si sta velocemente spostando nel Nuorese. A Borore, piccolo paesino ai piedi del Marghine, 30 famiglie sono state sfollate in via precauzionale a causa del fumo denso, delle alte temperature e dell’aria irrespirabile. I 30 vanno ad aggiungersi alle 400 persone, tra i quali gli ospiti di una casa di riposo, sfollati a Scano Montiferro, dove la situazione sembra essere attualmente sotto controllo e alle 50 famiglie che hanno dovuto abbandonare le case a Santu Lussurgiu nel primo pomeriggio di oggi 25 luglio quando il fuoco ha ripreso di intensità. Nella tarda mattinata erano state allontanate altre 200 persone a Porto Alabe, mentre durante la notte avevano dovuto lasciare le case circa 400 persone di Cuglieri e Sennariolo. Si parla di 20mila ettari di territorio andati in fumo.
Impossibile per ora fare una stima dei danni e della devastazione provocata dagli incendi che hanno colpito nelle ultime ore l’Oristanese, il Montiferru, il Marghine, l’Ogliastra e anche il Nord della Sardegna. Ma in molti parlano di una “catastrofe senza precedenti”.