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Sa Vida; nasci cresci morri, l’ultimo lavoro di Gianluca Medas  in onda su Rai tre

La vita delle donne della nostra terra in un mosaico composto da mille suoni differenti, una partitura ricca di suggestioni inaspettate che diventano un unica emozione multiforme. In sintesi sono queste le coordinate per entrare in sintonia con Sa Vida; nasci cresci morri, l’ultimo lavoro di Gianluca Medas  in onda questa domenica 17 Ottobre e la prossima , il 24,  alle  ore 9,30 sul canale di Rai tre all’interno degli spazi concessi alla sede regionale, la cui produzione è stata curata da Stefano Fozzi.

Sarà Daniela Vitellaro la guida di questo viaggio che si apre interrogandosi sul vero significato della parola memoria per ognuna delle donne intervistate. Passando per questo ingresso si incontra un mondo di esperienze davvero uniche, racconti sorprendenti, testimonianze impreviste e ascoltare le donne di Sadali, di Isili, di Suelli, di Orgosolo e di Bitti, non deluderà chi decide di intraprendere questo viaggio avvincente. 

I suoni delle loro varianti  linguistiche si trasformeranno man mano che il lavoro di svlipuppa, in una sinfonia che rivela la vita a poco a poco. 

Ecco; Sa Vida, nasci, cresci, morri è tutto qui, anzi di più, e questo grazie alla poetica direzione fotografica di Michele Garau, il bellissimo montaggio di Simone Ruggiu, le foto straordinarie di Marianne Sin Pfältzer, gentilmente concesse dalla Ilisso per questo lavoro. “Sa Vida è innegabilmente un lavoro collettivo nel quale tutti hanno potuto esprimere il proprio valore entrando in questo modo a far parte del mosaico che compone ogni momento di questa opera”  Scrive Gianluca Medas per descrivere il proprio lavoro. 

Completano l’equipe Noemi Medas, aiuto regia, Cladinè Curreli fonico, Filippo Medas autore delle musiche e Ultima Onda, che ha rifinito con la post produzione il docufilm.  Un ringraziamento speciale a Franco Sollai responsabile organizzativo, alla cooperativa le tre fate di Sadali, al museo della civiltà pastorale di Bitti, al museo per l’arte e del rame di Isili, ai fratelli Tordelli che hanno concesso Casa Ruda, ed ai comuni di Bitti, Orgosolo, Isili, Suelli, e Sadali.  

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