Una cena di raccolta fondi che servirà a finanziare il progetto “Liberi FinalMente”, per permettere agli utenti del Centro di Salute Mentale di Bosa di proseguire nel percorso teatrale, escursionistico ed esperienziale già avviato nei mesi scorsi con l’ausilio di nuovi strumenti e attrezzature.
L’evento, che si terrà sabato 1 giugno alle ore 20.30 nella cittadina
sul Temo, è promosso dal Rotary Club di Bosa, presieduto da Roberto
Deiana, con il contributo del Gruppo Scout Bosa 2 e del Circolo
Canottieri Sannio, che ospiterà la cena nei propri locali di via
Nazionale. Generosa la risposta della comunità, che ha già fatto
registrare il tutto esaurito.
«Il progetto “Liberi FinalMente” – spiega la sua referente per la Asl 5
Nives Crobu, educatrice del Csm di Bosa – ha come obiettivo quello di
favorire l’inclusione sociale ed abbattere lo stigma che spesso è
associato al disagio psichico. Lo facciamo attraverso laboratori e
spettacoli teatrali, ma anche escursioni, eventi e iniziative che
permettano alle persone con disagio mentale di “uscire allo scoperto”,
liberando la propria creatività, salire sul palco, o più semplicemente
incontrare e “connettersi” alla comunità».
L’iniziativa promossa dal Rotary non solo ha sposato la storica e
consolidata esperienza del teatro, che da anni vede gli utenti del Csm
bosano cimentarsi in laboratori e spettacoli, ma la ha arricchita con la
proposta di escursioni alla scoperta dei segreti e delle ricchezze del
territorio.
Per ciò che riguarda il teatro è in dirittura d’arrivo il laboratorio
teatrale diretto dal regista dell’associazione culturale “Elighelande
Teatro” di Scano Montiferro Piero Obinu, con il supporto dell’educatrice
Nives Crobu e dell’infermiera Antioca Unali, entrambe del Csm di Bosa,
che si concluderà a luglio con due rappresentazioni finali, che si
terranno rispettivamente a Bosa e a Tinnura. Ma nei mesi scorsi sono
state anche organizzate uscite turistiche che hanno coinvolto utenti e
operatori del Centro di salute mentale, e soci del Rotary Club
dell’isola.
Sabato dunque un’altra occasione di incontro e di scambio fra
l’effervescente realtà del Csm bosano e la comunità della Planargia per
proseguire in un percorso di inclusione sempre più ricco e vitale.