
Matteo Salvini ha le idee chiare su come affrontare l’emergenza immigrazione Il ministro degli Interni nel suo programma vuole siglare nuovi
accordi per i rimpatri: “Domani vado in Sicilia, è la nostra frontiera. Voglio migliorare gli accordi con i Paesi da cui arrivano migliaia di disperati per il bene nostro e loro!”, ha aggiunto il nuovo titolare del Viminale.
Che poi in serata ha rincarato la dose: “Bisogna ridurre i tempi perché purtroppo per arrivare alla fine di una domanda di asilo politico ci mettono due anni e mezzo durante i quali queste persone mangiano e bevono a spese degli italiani. Abbiamo già alcune idee concrete che nei prossimi giorni spero diventeranno realtà. Gli Stati devono tornare a essere Stati e i vice scafisti non devono poter attraccare nei porti italiani”. E ancora: “Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla, ma se ne devono andare”. Intanto Il Consiglio comunale di Savona ha approvato, con i voti della maggioranza, la mozione della Lega che prevede di applicare una maggiorazione della Tari nei confronti di chiunque ospita immigrati nei propri alloggi. L’idea di fondo è quella di equiparare gli appartamenti alle attività extralbeghiere, come i B&B oppure le case vacanze. La notizia è subito rimbalzata nella vicina Imperia, una delle province in assoluto più colpite dall’emergenza migranti.
“Sono stati bravi i consiglieri della Lega di Savona e sarà nostra premura, non appena saliremo in Comune a Imperia, adottare un provvedimento analogo – spiega il commissario provinciale della Lega Nord imperiese Alessandro Piana -. Qui infatti non parliamo del privato che ospita quattro poveri stranieri in fuga dalla guerra e il che sarebbe pure un’azione nobile, ma ci troviamo di fronte a un business in cui gli stranieri vengono smistati sul territorio dalle cooperative che garantiscono, a chi affitta il proprio immobile, un guadagno certo”. Secondo Piana, l’altra fondamentale differenza consiste nel fatto che chi intende affittare la propria “casa vacanze”, soltanto per portare un esempio, deve per forza rivolgersi a un intermediario, sia questa un’agenzia o un portale internet, pagando una commissione. Ciò invece non avviene per chi affitta agli immigrati, che gode di canali e trattamenti preferenziali.

Giornalista. Direttore responsabile