
Multe a chi acquista dai venditori ambulanti capi falsi e a chi si fa fare un massaggio o un tatuaggio in spiaggia. È quanto prevede la direttiva del
ministero dell’Interno “Spiagge sicure”, destinata alle varie prefetture, che sarà pronta a fine mese. Lo staff del Viminale sta definendo le linee guida volute dal ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini
Spiagge liberate da insistenti vu cumprà, da venditori di cocco e da massaggiatori improvvisati. È bastato studiare in modo serio i singoli fenomeni, programmare un piano d’ azione ad hoc per mettere fine ad un problema che sembrava impossibile da risolvere e che per anni ha segnato le estati dei bagnanti. Sì perché ora i venditori e gli acquirenti di borse Prada o Gucci, sempre tarocche, o finte scarpe Nike a sole 30 euro spacciate per originali, potrebbero avere problemi seri. Al centro del progetto, stando a quanto riporta La Stampa, c’è il rafforzamento della collaborazione tra forze dell’ordine e la polizia municipale delle zone balneari. E proprio per andare incontro alle esigenze dei sindaci, che avrebbero difficoltà ad attingere dalle casse comunali per potenziare gli organici dei vigili urbani, Salvini – scrive il quotidiano – “starebbe pensando di ricorrere ai fondi europei della legalità”.
il vice premier, con la direttiva “Spiagge sicure”, punta “non solo a presidiare i litorali italiani dall’assalto dei venditori ambulanti abusivi, ma anche a monitorare chi affitta loro alloggi e magazzini per la merce” Un giro di affari di 22 miliardi di euro nell’abusivismo dei settori del commercio e del turismo, quindi “Stop all’invasione dei vu cumprà sulle spiagge, ma anche stop alla fabbricazione e diffusione di falsi prodotti griffati”.

Giornalista. Direttore responsabile