
Roma. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto a numerose interrogazioni nel corso del “Question time” alla Camera dei Deputati del 30 gennaio scorso.
La prima ha riguardato il fenomeno delle persone scomparse. Il sistema di ricerca, ha sottolineato il titolare del Viminale, è sempre più consolidato e ben strutturato. Secondo i dati elaborati dall’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, al 31 dicembre scorso, il trend dei ritrovamenti è in aumento; la percentuale, infatti, è passata dal 57,8% del 2017 al 74,4% del 2018. E’ stata registrata, inoltre, una riduzione di 3.641 denunce di scomparsa rispetto al 2017.
Per quanto riguarda, invece, i rapporti tra la ‘ndrangheta e alcuni amministratori di enti territoriali della Valle d’Aosta, il ministro Salvini ha assicurato che saranno attivati tutti gli strumenti previsti per il buon andamento e l’impermeabilità delle amministrazioni in quella regione da ogni forma di illecito condizionamento, ribadendo che non esistono zone franche per la criminalità organizzata.
Altra interrogazione ha riguardato i presunti contatti tra gli scafisti e le navi delle organizzazioni non governative. Su questo tema, la documentazione su irregolarità addebitate ad alcune Ong che operano nel Mediterraneo, ha evidenziato Salvini, è oggetto di approfondimento da parte delle autorità di pubblica sicurezza e dell’autorità giudiziaria.
Infine, sull’ultima questione posta al ministro relativa alle condizioni e sulle destinazioni degli ospiti del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Castelnuovo di Porto, il ministro dell’Interno ha sottolineato che le operazioni di sgombero del Cara non hanno determinato alcun pregiudizio nei confronti di persone vulnerabili, fragili o bisognose di assistenza, né gruppi di persone sono stati lasciati per strada o in abbandono.
