«Faccio gli auguri agli studenti di Trento e Bolzano che, oggi, rientrano in classe». Come ministro e padre, Salvini saluta l’avvio del nuovo anno scolastico presentando in un incontro con la stampa, al Viminale, gli obiettivi della direttiva “Scuole sicure“.
«Il problema dei reati connessi agli stupefacenti mi sta particolarmente a cuore – afferma il ministro – avendo un figlio in età adolescenziale alle scuole superiori». «La cosa che preoccupa – aggiunge – è che c’è una diminuzione dell’età media del primo uso di stupefacenti e le scuole risultano essere punto di attrazione per i venditori di morte». Anche i dati, registati lo scorso anno, vedono un aumento dei reati connessi agli stupefacenti del 12,5% pur essendo aumentato, della stessa percentuale, il numero delle persone denunciate o arrestate.
L’obiettivo del progetto, prosegue il ministro, è di «fare una battaglia antidroga quartiere per quartiere, scuola per scuola iniziando dalle 15 principali città italiane, coinvolgendo i presidi, i sindaci e le prefetture». Si tratta di un investimento di 2,5 milioni di euro per incrementare i controlli, assumere agenti della polizia locale a tempo determinato, coprire i costi degli straordinari, realizzare campagne informative o installare impianti di videosorveglianza.
«Se riusciremo ad allontanare anche un solo spacciatore da un solo ragazzino che entrerà in classe la settimana prossima saranno soldi ben spesi», così come lo sono stati i 2,5 milioni di euro impegnati nel progetto “Spiagge sicure”, non ancora concluso. L’iniziativa, spiega il ministro, ha avuto dei risultati assolutamente positivi ed al di sopra di ogni aspettativa.
Si tratta comunque di una sperimentazione che se funzionerà sarà estesa, nei prossimi mesi anche ad altre città. «E’ una vera e propria emergenza – precisa il ministro – visto che in alcune situazioni l’età di consumo si riduce ai 12 e 13 anni, il che è una cosa incredibile che ci riporta non solo alle scuole medie superiori ma, addirittura, alle scuole medie inferiori».
Nel dettaglio saranno finanziati i comuni di: Roma (727mila euro), Milano (344mila euro), Napoli (243mila euro), Torino (222mila euro), Palermo (168mila euro), Genova (146mila euro), Bologna (98mila euro), Firenze (96mila euro), Bari (81mila euro), Catania (78mila euro), Venezia (66mila euro), Verona (65mila euro), Messina (59mila euro), Padova (53mila euro), Trieste (51mila euro).