San Gavino, la via la Stagione 2024-2025 di Cedac di Prosa Musica Danza e Circo Contemporaneo 

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I labirinti della mente e il cuore umano al centro della Stagione 2024-2025 di Prosa | Musica | Danza e Circo Contemporaneo organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni.

Dodici titoli in cartellone da dicembre ad aprile con i nomi di punta della scena nazionale e non solo, da Lucia Vasini e Lorenzo Lavia con Paolo Triestino ne “Le Gratitudini” dal romanzo di Delphine de Vigan a Rosita Celentano e Attilio Fontana diretti da Stefano Artissunch ne “L’Illusione Coniugale” di Éric Assous, e ancora un’icona transgender come Eva Robin’s nel ruolo dell’elusiva Madame ne “Le Serve” di Jean Genet, accanto alle giovani e talentuose Beatrice Vecchione e Matilde Vigna e un’istrionica Veronica Pivetti, novella Mary Shelley ne “L’inferiorità mentale della donna” diGiovanna Gra (dal celebre trattato di Paul Julius Moebius), dove dimostra tra teorie e esperimenti che il vero Frankestein moderno è la Donna.

Ouverture nel segno del nouveau cirque con gli strepitosi Jashgawronsky Brothers in “ToyBoys”, un inedito e divertente concerto con i giocattoli mentre il jazzista Gavino Murgia con il suo Trio Mattanza, che schiera Fabio Giachino al pianoforte e alle tastiere e Patrice Heral alla batteria e alle percussioni, propone le suggestioni de “L’Ultima Mattanza” e ancora una preziosa antologia del Jazz in Sardegna con il pianista Guido Coraddu e il suo progetto “Miele Amaro”.

Focus sulla drammaturgia contemporanea con “Matassine” di Simona Bisconti, in scena con Veronica Mazza e Lia Zinno, per un ritratto di famiglia tra segreti e passioni per la regia di Anna Romano; e una riflessione sul ruolo e sulla condizione delle donne nella società in “Articoli per Signore”, il monologo scritto, diretto e interpretato da Elisa Pistis, da una ricerca della giornalista e scrittrice Maria Francesca Chiappe tra immaginario (maschile) e realtà. S’intitola “Kinder-Traum Seminar” (Seminario sui bambini in sogno) lo struggente e poetico spettacolo di Enzo Moscato, con Cristina Donadio, Vincenza Modica e Giuseppe Affinito e le suggestive immagini sceniche di Mimmo Paladino, per un omaggio al grande attore, regista e drammaturgo partenopeo recentemente scomparso, con l’evocazione in chiave simbolica e onirica della tragedia della Shoah.

Un duplice appuntamento con la danza contemporanea con “Dalla A alla Z” firmato Spellbound Contemporary Ballet & Compagnia Zappalà Danza, che comprende le creazioni di due importanti coreografi, Mauro Astolfi e Roberto Zappalà, in un’insolita quanto feconda collaborazione per un ideale dialogo su ispirazione, tecniche e stili nell’arte di Tersicore e con “K.I.nd of Human” di arcis_collective, con coreografie di Roberta Pisu (per undici anni ballerina solista allo Staatstheater am Gärtnerplatz) su musica di Leonhard Kuhn, eseguita dal vivo dall’Arcis Saxophon Quartett: un’opera multimediale che affronta un tema complesso e estremamente attuale come «la fragilità umana sotto la nuvola onnipresente dell’intelligenza artificiale».

La Stagione 2024-2025 di Prosa | Musica | Danza e Circo Contemporaneo a San Gavino Monreale, con una programmazione ricca e variegata che tocca differenti registri, dall’ironia al dramma, si rivolge a un pubblico ampio e trasversale, dagli amanti del teatro agli appassionati di danza, agli intenditori di jazz, con proposte interessanti e capaci di attrarre spettatori raffinati e curiosi, senza limiti d’età. In cartellone classici del Novecento come “Le Serve” di Jean Genet, che indaga sui legami di sangue e sui rapporti di potere e l’emozionante e poetico “Kinder-Traum Seminar” di Enzo Moscato, un pensiero-parola dedicato alla Memoria Collettiva dell’Olocausto e testi di autori contemporanei, accanto a raffinate e immaginifiche coreografie, a un divertissement musicale e agli affascinanti concerti tra stilemi jazzistici e sonorità mediterranee.

E ancora pièces scoppiettanti come “L’Illusione Coniugale”, una commedia di Éric Assous su amore e gelosia, fedeltà e tradimenti e moderne tragedie come “Matassine” di Simona Bisconti sulla storia di tre sorelle, tra affetti e verità inconfessabili, fino a una possibile catarsi, accanto a “Le Gratitudini”, trasposizione del libro di Delphine de Vigan, con un’intensa Lucia Vasini nel ruolo di Michka, un’anziana correttrice di bozze «determinata a dire grazie a tutti coloro che l’hanno aiutata, soprattutto a chi l’ha salvata bambina dallo sterminio nazista».

Un’analisi della condizione delle donne tra cronaca e note di costume con “Articoli per Signore” di e con Elisa Pistis, in cui temi come emancipazione e parità s’intrecciano a notizie più crudeli che anticipano gli odierni femminicidi, nella sintesi di un secolo di storia e evoluzione della società attraverso le pagine dei giornali, mentre un’istrionica Veronica Pivetti ne “L’inferiorità mentale della donna” di Giovanna Gra prende le mosse dal famigerato saggio per mettere l’accento, tra imprese di pericolose criminali e aneddoti e ricordi personali, limiti e pregiudizi di una visione patriarcale e maschilista, e il timore davanti ai successi e ai frutti dell’intelligenza femminile.

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