San Sperate. E’ accaduto sabato 21 agosto, la signora M. M. di anni 60, si è recata verso le 10 presso la struttura della guardia medica in via Sassari per richiedere un iniezione antidolorifica per i postumi di un intervento di lesione ai tendini della spalla non perfettamente riuscito. Come racconta la signora, dopo aver suonato il campanello, il medico di turno l’ha tenuta al citofono, sotto il sole cocente, chiedendo se fosse vaccinata. Vista la risposta negativa, il medico, in un primo momento, si è rifiutato di aprire il cancello per poi cambiare idea e spiegare di persona, sempre a distanza, perché non l’avrebbe curata. L animata discussione è andata avanti per un po’ fino a quando il medico è andato in escandescenza perchè la donna ha ribadito che, essendo libera di non vaccinarsi, aveva comunque il diritto di essere curata. La reazione del medico non è stata per niente pacata, invitando, in modo molto alterato, la signora ad andarsene e non tornare mai più.
Sin qui la cronaca. Ora non sta a noi giudicare se questo sia un comportamento sanzionabile a norma di Legge, però ci viene da pensare che qualcuno abbia anteposto la paura, sfociata in rabbia e intolleranza, al giuramento di Ippocrate e dimenticato la deontologia professionale.
A parte il diritto sacrosanto di scegliere, i medici non possono rifiutare le cure altrimenti vanno denunciati per omissione di soccorso!
A Capoterra una guardia medica ha mandato via una bambina di 12 anni per lo stesso motivo. Indegni del loro titolo questi medici.
[…] simili si sono già stati registrati presso altre Guardie Mediche: a San Sperate (CA) e in Emilia Romagna nell’Agosto 2021, e nel comune di Nichelino (TO) nell’ottobre […]