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“San Sperate. La Guardia Medica rifiuta le cure ad una donna perchè non vaccinata.” Come da richiesta pubblichiamo le dichiarazioni e la rettifica del titolare del servizio

Nell’interesse del titolare del servizio di guardia medica di San Sperate ed in riferimento all’articolo pubblicato in data 25.8.2021 dal titolo: “San Sperate. La Guardia Medica rifiuta le cure ad una donna perchè non vaccinata”, (di cui solo in data odierna si è avuta conoscenza) si riporta qui di seguito l’effettivo svolgimento dei fatti, al fine di offrirne una completa e veritiera esposizione: corrisponde al vero che in data 21.8.2021, durante il turno diurno di continuità assistenziale, abbia suonato al citofono della guardia medica di San Sperate una donna. Come da disposizioni sanitarie e nel rispetto delle norme di contenimento del COVID 19, il medico di servizio effettuava al citofono un primo triage rivolgendo all’utente le necessarie domande di rito circa: lo stato di salute, la presenza o meno di sintomatologia febbrile e/o di infezioni respiratorie. A tali domande l’utente rispondeva in maniera negativa, aggiungendo, altresì, di non avere eseguito la vaccinazione da COVID 19 e specificando di essere lì, solo per richiedere un’iniezione di antidolorifico, prescrittale dal proprio medico curante. Preso atto di tali risposte, il medico apriva il cancello principale chiedendo contestualmente all’utente di attendere fuori dalla porta dell’ambulatorio, per verificare la misurazione della temperatura corporea. E così, una volta indossati i dispositivi protettivi individuali e incontrata l’utente, il medico richiedeva alla Signora la documentazione medica attestante la prestazione richiesta e giacché la medesima ne era sprovvista, la invitava ad entrare per sottoporsi ad un controllo medico, onde valutare l’opportunità o meno della somministrazione dell’antidolorifico. La Signora, da parte sua, insisteva nella propria richiesta pretendendo l’iniezione. Di fronte a tale posizione, il medico specificava all’utente la necessità di sottoporla a visita, precisando che la prestazione infermieristica, che non segue l’atto medico, è una prestazione sanitaria facoltativa e non obbligatoria per la guardia medica che, da parte sua, deve accertarsi sull’effettivo stato di salute dell’utente. Il medico, inoltre, considerato che l’utente rifiutava di essere visitata e non era vaccinata, le consigliava, per il futuro, di rivolgersi direttamente ad un infermiere privato, evitando così di recarsi presso gli ambulatori medici, luoghi notoriamente più esposti, rispetto ad altri, al contagio da virus. Di fronte a tali osservazioni, la Signora andava in escandescenze e, accusando il medico di non volerla curare perchè non era vaccinata, si allontanava dalla Guardia Medica.

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