
“Da una parte, l’assessore alla Sanità insieme al capo di gabinetto della presidenza si sono dichiarati disponibili al confronto promettendo la convocazione di tavoli specifici sulle proposte dei sindacati, dall’altra però, hanno riaffermato con forza le azioni portate avanti, compresa la mini riforma della Sanità che, secondo l’assessore conterrebbe proprio le azioni utili ad affrontare le emergenze: ecco perché non possiamo che prendere atto dell’impegno preso a cambiare passo nella relazione con i sindacati ma restiamo in attesa di capire se l’approccio oggi annunciato sarà realmente perseguito”: così il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante sull’incontro di oggi che avrebbe dovuto compiersi alla presenza della presidente Todde.
“Sono un po’ rammaricato – ha detto Durante – del fatto che oggi la presidente della Regione non ci sia: lo dico perché, anche se sappiamo che è in corso una discussione sulla finanziaria, la gravità della situazione richiede l’impegno dell’amministrazione regionale al massimo livello e, del resto, senza nulla togliere alla serietà degli interlocutori di oggi, la sanità era una delle questioni sulle quali era stata condivisa la necessità di un confronto in presenza della presidente”.
In riferimento all’intervento iniziale dell’assessore, “la collaborazione, il dialogo sociale, la condivisione di obiettivi definiti e concordati – ha detto Durante – sono elementi essenziali per garantire il successo di qualunque impresa, ma gli obiettivi devono essere appunto discussi, condivisi e concordati, mentre sinora questa collaborazione e questo confronto non ci sono stati”.
Il segretario ha sollevato il tema delle sale operatorie del Businco: “Vi chiediamo di fermarvi e di adoperarvi per arrivare, se si è disposti a metterci un po’ di buona volontà, a una soluzione condivisa”. La risposta è stata l’impegno a una riunione urgente della quale si aspetta la convocazione.
In riferimento al confronto complessivo sul sistema sanitario, “la Cgil – ha precisato Durante – ha provato a esprimere proposte e pareri, compresa la contrarietà alla legge sulla sanità approvata di recente, ma ogni richiesta di collaborazione è rimasta inascoltata: per questo apprezzo che ci sia la dichiarazione di principio sull’importanza del dialogo e del confronto, però per dialogare e confrontarsi bisogna essere disponibili anche a prendere in considerazione le ipotesi dei propri interlocutori”.
“Invece noi – ha aggiunto – ancora una volta dobbiamo purtroppo ribadire il fatto che le emergenze erano e restano irrisolte”. Infatti, la situazione delle liste d’attesa resta drammatica, i posti letto insufficienti, i medici non bastano, il tasso di rinuncia alle cure è altissimo, l’assistenza domiciliare carente, i fondi del Pnrr spesi solo per meno del 10%, la rete territoriale dei servizi è inadeguata: “ecco, su tutte queste emergenze noi non vediamo né interventi immediati, né una programmazione”.
La Cgil auspica che “alla dichiarazione della volontà di un cambio di passo annunciato oggi, ci siano comportamenti conseguenti”

Giornalista