Sant’Antioco. La costa sud occidentale della Sardegna è stata interessata il 13 ottobre da sbarchi diretti. Nel corso della mattinata del 13 l’unità navale “Garulli” della Sezione Unità Navali della Guardia di Finanza ha intercettato e soccorso al largo di Cala Sapone, nella zona orientale dell’isola di Sant’Antioco, un barchino con 16 cittadini algerini.
Come è noto l’attività di accoglienza prevede sin dal primo istante l’assistenza sanitaria ed il successivo trasferimento presso il Centro di Accoglienza Straordinaria (C.A.S.) di Monastir (CA). Analogamente a questa attività è iniziata anche quella più meticolosa legata all’identificazione degli stranieri per verificare anche la posizione sul territorio nazionale.
Gli Agenti dell’Ufficio Immigrazione, con il necessario concorso dei poliziotti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno svolto i consueti accertamenti preliminari attraverso la consultazione di diverse banche dati Interforze, da cui è emerso che Garouchi Hamza, 21enne algerino, nel gennaio del 2016 aveva fatto ingresso irregolare in Italia, sempre in Sardegna e per il quale nel settembre del 2017 era emesso un decreto di espulsione dal Prefetto di Taranto
Sulla scorta di tali elementi, gli investigatori della Squadra Mobile hanno svolto gli adempimenti del caso ed hanno tratto in arresto Garouchi per aver fatto rientro nel territorio italiano prima dei 5 anni senza la speciale autorizzazione del Ministro dell’Interno.