Omaggio a Marcel Marceau, nel centenario della nascita del grande mimo francese, per la XV edizione del Festival “Percorsi Teatrali” organizzato dal Teatro del Segno a Santu Lussurgiu (OR) dal 28 luglio fino al 6 agosto, con la direzione artistica di Stefano Ledda e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Santu Lussurgiu e della Regione Sardegna: tra i protagonisti della kermesse nel “paese nel vulcano” l’artista iraniano Saeed Fekri, erede della importante tradizione che ha origine nell’antica pantomima, reinventata da maestri come Étienne Decroux. Un teatro fisico e senza parole, ma ricco di poesia, che rimanda alle performances immaginifiche di Marcel Marceau, ma anche di Charlie Chaplin e alla celebre “marionetta” di Antonio De Curtis alias Totò.
Il XV Festival “Percorsi Teatrali” – un progetto nato e pensato per Santu Lussurgiu, e per la forma di “ospitalità diffusa” che caratterizza il turismo nel paese del Montiferru – abita il centro storico con un ricco carnet di eventi, tra spettacoli, incontri letterari e proiezioni cinematografiche, oltre alle performances di Teatro da Balcone, quasi un festival nel festival, che quest’anno approda, grazie ad una collaborazione pluriennale con la Compagnia Salvatore Della Villa, nella nutritissima programmazione estiva della città di Galatone in seno a “Tra le Corti della Città” e da cui nasce la nuova iniziativa “Dal Balcone al Palcoscenico”, ma anche le letture “animate” di “Una Favola al Giorno”.
Tra i protagonisti – oltre al mimo iraniano, da tempo residente in Italia, Saeed Fekri con “L’incantatore di folle” – Gianfranco Berardi (Premio Ubu 2019 come miglior attore per “Amleto Take Away”) con “Io provo a volare / Omaggio a Domenico Modugno”, di cui firma anche drammaturgia e regia insieme con Gabriella Casolari (con la quale condurrà anche il Laboratorio per attori e allievi “Mi sono scritto addosso #3”, sulla composizione e la rappresentazione di un monologo). Riflettori puntati anche sull’attrice abruzzese Miana Merisi, protagonista di “Why Clitemnestra Why?”, da “Fuochi” di Marguerite Yourcenar, per la regia di Maria Assunta Calvisi: un intenso ritratto al femminile, dove l’eroina del mito, moglie e assassina di Agamennone, svela le ragioni del suo delitto e l’inquietudine e l’angoscia che tormentano le sue notti, in attesa della condanna, insieme all’ombra dell’uomo amato e odiato, il cui destino è inestricabilmente legato al suo.
Focus sull’infanzia, l’età dell’innocenza, dei giochi e delle fantasticherie con “Io, Andersen”, lo spettacolo scritto, illustrato, diretto e interpretato da Marco Nateri, costumista e scenografo di fama internazionale, con all’attivo importanti collaborazioni, dal Festival dei Due Mondi di Spoleto al Teatro Lirico di Cagliari, dall’Italia al Giappone, in scena con l’attrice e incisora Anna Paola Marturano per un evocativo e immaginifico ritratto di Hans Christian Andersen a partire dalle sue meravigliose fiabe, “come “Il brutto anatroccolo” e “La teiera”. Spazio anche alle “Filastrocche N’Roll / Uno spettacolo… un concerto… e viceversa…” di e con Renzo Cugis, cofondatore e frontman de L’Armeria dei Briganti e lo scrittore e musicista Gianfranco Liori, autore di libri per ragazzi e fondatore di Villaggio Pinguino, una libreria specializzata in fumetti: un’antologia di canzoni per uno spettacolo-concerto divertente e coinvolgente, a misura di bambine e bambini (di ogni età).
Nel segno di Italo Calvino, a cent’anni dalla nascita dell’autore de “Il sentiero dei nidi di ragno”, come degli allegorici “Il visconte dimezzato”, “Il barone rampante” e “Il cavaliere inesistente”, insieme a “Le città invisibili”, l’attore e regista Salvatore Della Villa, in scena con Maria Margherita Manco e Chiara Serena Brunetta, propone “Incantesimi / Fiabe e Leggende della Terra d’Oriente” dalla celebre raccolta delle “Fiabe Italiane”, in cui «c’è chi parte per cercar fortuna, chi si dà alle avventure con gli amici scapestrati, chi abbandona i figli e chi li ritrova, chi si imbatte in gatti parlanti e chi si ritrova a tu per tu con le sirene».
Arte e natura in “Terra Madre”, uno spettacolo di Teatro di Figura con burattini da tavolo scritto, diretto e “animato” da Paolo Cattaneo, che mette l’accento sull’importanza del «rapporto con la terra, con l’acqua, con le colture e con le api», per imparare a rispettare ogni forma di vita e l’equilibrio tra gli elementi: un’opportunità di «comprendere che la sostenibilità non è una diminuzione del presente, ma il moltiplicatore per un futuro migliore». S’intitola “Centodiciotto” lo spettacolo di e con Alessandro Congeddu che inaugura la nuova sezione “Dal Balcone al Palcoscenico”: un monologo sul tema della libertà individuale come diritto inalienabile, a fronte delle restrizioni imposte per decreto durante la recente pandemia, in nome del benessere collettivo, che hanno avuto conseguenze paradossali e generato situazioni quasi kafkiane, come dimostra «una storia vera, di straordinaria disumanità, di solitudine e frustrazione».
Spazio alla decima musa con “Bentu”, il film di Salvatore Mereu liberamente tratto da un racconto dello scrittore e poeta lussurgese Antonio Cossu, presentato alle Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia e vincitore del Premio Bisato d’Oro (oltre alle nominations al David e al Nastro d’Argento): all’evento organizzato in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission parteciperà lo stesso regista (David di Donatello per “Ballo a tre passi”), uno dei più interessanti e visionari autori del cinema contemporaneo.
Il fascino delle fiabe e delle leggende dell’Isola con “Janas, Cogas, Mommotti ed altri esseri fantastici della Sardegna”, il libro di Teresa Porcella e Ignazio Fulghesu che racconta di sette creature misteriose per altrettanti incontri, in casa come durante una gita o in un museo: storie avventurose e avvincenti da leggere, o ascoltare, come nell’incontro con gli autore, in cui la stessa Teresa Porcella e Stefano Ledda daranno voce ai personaggi di questi suggestivi racconti.
Nel XV Festival “Percorsi Teatrali” non poteva mancare la sezione dedicata alla formazione, che fin dall’inizio ha caratterizzato la kermesse con una vera e propria scuola di arti sceniche, con stages e laboratori: dopo la sospensione dovuta alla pandemia, si riparte con “Mi sono scritto addosso #3”, un corso intensivo di drammaturgia e regia volto a risvegliare la creatività e le capacità autoriali degli attori. La magia del teatro a misura di bambine e bambini con “Fili in Prima Fila” a cura di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa del Teatro Tages, un laboratorio dedicato ai più piccoli, sulla costruzione di una marionetta, e spazio alla musica con il Workshop di Percussioni Africane diretto da Davide Foddis e Arturo Cherchi, con la partecipazione di Paola Papi e Elisabetta Mocci (in collaborazione con Afrodanza di Donatella Padiglione).
Il XV Festival “Percorsi Teatrali” spazia tra i differenti generi e stili, dal teatro di figura al mimo, al teatro di narrazione, dall’ironia al dramma, attingendo all’immaginario popolare, tra antiche e moderne favole accanto alla reinterpretazione di miti in chiave contemporanea, con incursioni nella letteratura e nel cinema d’autore: dieci intense giornate nel Montiferru, tra paesaggi di vertiginosa bellezza che recano ancora le tracce delle ferite inflitte dal fuoco. La kermesse riscrive la mappa del paese tracciando nuovi itinerari, dal Teatro di Piazza Mercato ai Contrafforti di via dei Frati Minori, con il Teatrino Che Non C’Era, dal Parco della Biblioteca all’Ex Dopolavoro, al Teatro nell’Ex Cortile di Suor Modesta, ai luoghi, tutti da scoprire, che ospiteranno le pièces di Teatro da Balcone: brevi frammenti teatrali, coreutici e musicali, incastonati tra gli architravi delle finestre ma anche nei cortili, nelle piazze, sotto un albero secolare o accanto a una fontana, negli angoli più suggestivi del “paese nel vulcano”.
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