Sardegna, Disabilità grave. 5 Comuni non hanno ancora aderito all’iniziativa sul Testamento biologico contro le discriminazioni

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La Cellula Sardegna dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica lancia un’iniziativa regionale volta a garantire piena accessibilità al deposito delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) nella Regione, con particolare attenzione ai cittadini allettati e anziani.

Attualmente, la normativa nazionale consente la redazione delle DAT anche attraverso videoregistrazione, ma richiede comunque il deposito in presenza presso gli uffici comunali competenti. Questa modalità si traduce, di fatto, in una discriminazione per le persone impossibilitate a muoversi, in contrasto con i principi di equità e accessibilità sanciti dalla legge.

Le proposte della Cellula Coscioni Sardegna

Per superare tali ostacoli, la Cellula propone ai Comuni sardi due misure concrete:

  • Utilizzo degli ufficiali comunali già operativi a domicilio, con competenze già attive in altri servizi (es. stato civile), per raccogliere le DAT presso l’abitazione del cittadino impossibilitato a spostarsi;
  • Decentramento del servizio presso le circoscrizioni comunali, laddove presenti, per agevolare anche gli anziani e i cittadini che vivono lontani dalla sede centrale del Comune.

Nell’interlocuzione con i Comuni sardi, spesso i cittadini si trovano davanti a risposte equivoche da parte dei funzionari pubblici, motivo per cui è doveroso fare chiarezza sui seguenti punti:

  • Falso: “Non si può presentare una DAT con videoregistrazione”
  • Falso: “Le circoscrizioni non possono ricevere le DAT”
  • Falso: “Il servizio a domicilio non è previsto o porterebbe a ricorsi”
  • Falso: “Non rientra nelle competenze del Comune”

Al contrario, la legge nazionale consente esplicitamente queste modalità, e diversi Comuni italiani – inclusi alcuni sardi – le hanno già attivate senza riscontri negativi.

Stato dell’iniziativa nei Comuni sardi

La mappatura aggiornata della situazione evidenzia progressi significativi in alcune aree, ma anche lungaggini e mancate risposte in altre. Tra i Comuni che hanno già attivato il servizio o aderito all’iniziativa si segnalano: Cagliari, Musei, Sinnai, Quartu S. Elena, Assemini e Iglesias

Altri Comuni, come Sassari, Carloforte, Domusnovas e Villaputzu, risultano ancora in attesa di risposta o verifica, mentre Muravera ha respinto la proposta, citando problematiche organizzative interne.

Le richieste dell’Associazione

La Cellula Coscioni Sardegna:

  • Invita i cittadini dei Comuni inadempienti a contattare il Numero Bianco dell’Associazione Luca Coscioni chiamando lo 06.9931.3409 oppure scrivendo a informazioni@associazionelucacoscioni.it per segnalare difficoltà e ricevere supporto;
  • Chiede un confronto urgente con l’ANCI Sardegna, affinché il diritto a esprimere liberamente le proprie volontà in tema di fine vita sia garantito uniformemente su tutto il territorio regionale, senza discriminazioni legate allo stato di salute o alla posizione geografica.

“Nessun cittadino sardo deve essere privato della possibilità di autodeterminarsi nelle scelte di fine vita – dichiara la Cellula Sardegna dell’Associazione Luca Coscioni –. Chiediamo ai Comuni e all’ANCI Sardegna un impegno concreto per garantire il pieno rispetto della legge e dei diritti civili fondamentali.

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